Epoche buie: Canosa e la Reale Cappella Palatina tra Quattrocento e Seicento

Presentazione del nuovo libro di Sandro Giuseppe Sardella

martedì 25 giugno 2019 23.14
Il prossimo sabato 29 giugno alle ore 20.00, presso la prestigiosa sede del Museo dei Vescovi in Palazzo Fracchiolla/Minerva, a Canosa di Puglia(BT) avrà luogo la presentazione di un nuovo approfondimento di studi su Canosa, a cura di Sandro Giuseppe Sardella. La serata vede tra i partner il Comune di Canosa, la Confindustria Bari-Bat e la Farmalabor nella persona del dott. Sergio Fontana e la Fondazione Archeologica Canosina Onlus presieduta dal dott. Fontana. L'autore del libro è Curatore del Museo dei Vescovi, laureato in Scienze Archeologiche con indirizzo epigrafico ed antichistico è anche guida turistica e di recente membro della Società Storica Europea. Questo nuovo libro, dichiara l'autore, nasce dalla esigenza di diffondere e far apprendere al pubblico, sempre più desideroso di conoscenza di storia locale, un periodo apparentemente oscuro di Canosa, tra XV e XVII secolo, nell'ambito delle sorti del Regno di Napoli e di tutta la Puglia. Di fatti, il titolo della pubblicazione è Epoche buie: Canosa e la Reale Cappella Palatina tra Quattrocento e Seicento. Approfondimenti. La Canosa descritta, in maniera assolutamente divulgativa, in questo testo non è più il grande centro antico ellenistico/romano, né la roccaforte bizantina e poi normanna, ma un povero e miserando borgo di poche centinaia di abitanti, tuttavia avente un fortissimo valore strategico. Infatti, la posizione dominante sulla valle dell'Ofanto, ne aveva fatto una sorta di luogo conteso tra baroni locali e grandi Signorie tra Quattrocento e Seicento. Orsini, Grimaldi, Affaitati, sono solamente alcuni dei nomi di famiglie baronali che comprarono il feudo di Canosa, comprendendo vite umane, mura ed animali. Le mura medievali, oggi non più visibili e la rocca oggi distrutta, furono luoghi di scontri acerrimi e violentissimi. Una popolazione immiserita, violentata e costretta frequentemente a ripartire da zero, ma mai sconfitta ed animata dalla voglia di rinascere; questo l'affresco disegnato dall'autore che, facendo riferimento a documenti d'archivio napoletani e di Foggia, oltre che di quanto già in passato preso in esame da illustri studiosi, ha potuto fare affidamento per la sua narrazione. In questo scenario di sottomissione e di riadattamento si collocano le figure dei Prevosti, ossia degli amministratori della potente Chiesa di Canosa, scelti tra le famiglie nobili, molti mai realmente giunti a Canosa. Il buio di queste epoche deriverebbe, dice l'autore, dalla necessità di avviare delle vere campagne di studi negli archivi, che potrebbero rivelare pagine assolutamente inedite. Alla serata sono invitati il Sindaco di Canosa Roberto Morra, interverrà Mons. Felice Bacco, Direttore del Museo dei Vescovi e il dott. Sergio Fontana, nell'ambito della sua recente carica di Presidente della Fondazione Archeologica Canosina. Informazioni al 377/2999862 o sul profilo Facebook del Museo dei Vescovi in continuo aggiornamento.