Canosa operaie in rivolta contro il proprietario-candidato

Tratto da la Repubblica a cura di Anna Puricella. Licenziate e poi riassunte a loro insaputa

martedì 17 aprile 2012 12.58
Licenziate e poi riassunte a loro insaputa, con paghe irrisorie e assegni fuori busta, spiccioli di contributi. Ma quando si sono rivolte al sindacato sono rimaste fuori dalla fabbrica... Resoconto completo presso da La Repubblica a cura di Anna Puricella .

http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/04/17/news/operaie_canosa-33409332/?rss


Non c'è lavoro. Non per tutte, almeno. Alcune operaie di Canosa di Puglia, di una azienda di confezioni che produce capi di abbigliamento anche per noti marchi, lunedì mattina sono rimaste fuori dalla fabbrica. Il titolare S.S. non ha permesso loro di entrare, giustificandosi con "il calo delle commesse dovuto ai cambi di stagione, come ogni anno".

Ma alle lavoratrici la storia puzza. Sarà perché quelle rimaste a braccia conserte ieri sono iscritte al sindacato. Le altre hanno normalmente raggiunto la loro macchina da cucire. E sarà perché il bandolo della matassa non è da cercare soltanto nella crisi economica che attanaglia gli imprenditori. Il rappresentante della Filctem Cgil per la provincia di Barletta-Andria-Trani, Pietro Laboragine, parla di dissidi tra lavoratrici e titolare che vanno avanti da tempo: "Le operaie raccontano del mobbing che subiscono in azienda, delle pressioni e del fatto che pur assunte, la loro busta paga non corrisponde al vero". ..!