Canosa: Gran finale per l'iniziativa "Premia la Cultura"
Gli studenti hanno dialogato con gli attori Paolo Sassanelli, Lucia Zotti, Augusto Masiello ed il regista Alessandro Piva di "Quanto basta"
sabato 15 aprile 2023
23.45
Gran finale per l'iniziativa "Premia la Cultura" nell'ambito della stagione teatrale 2022/2023 che nel tardo pomeriggio odierno ha avuto luogo nel foyer del Teatro Comunale "Raffaele Lembo" di Canosa di Puglia(BT), anticipando la messa in scena di "Quanto basta", l'atto unico scritto e diretto da Alessandro Piva. Protagonisti gli attori Paolo Sassanelli, Lucia Zotti, Augusto Masiello ed il regista Alessandro Piva, tutti baresi che hanno incontrato una rappresentanza di studenti del Liceo "E. Fermi "accompagnati dal professore Francesco Attorre. L'incontro è stato condotto dall'assessore alla cultura Cristina Saccinto che ha dialogato con i presenti ringraziando l'avvocato Saverio Santangelo in rappresentanza dello sponsor "Mascalzone - Il tarallo dello chef" che ha dato la possibilità agli studenti di confrontarsi e apprendere nuove conoscenze ed esperienze umane e teatrali. Un contribuito non indifferente all'iniziativa "Premia la Cultura" promossa dal Comune di Canosa di Puglia in collaborazione con le eccellenze imprenditoriali del territorio, finalizzata alla crescita culturale dei più giovani per avvicinarli al teatro, la più antica delle arti. La funzione del teatro è molto più immediata e per questo imprescindibile, per via dell'evidente coinvolgimento che si instaura tra spettatori e scena.
Svelate le motivazioni sulla scelte del titolo "Quanto basta" che non è poco e non è troppo, non ci sono estremi, è la giusta quantità utilizzata tra i fornelli in cucina. Attraverso lo sguardo privilegiato dello spettatore, sul palcoscenico è stata vissuta una giornata come tante per una coppia di anziani coniugi della piccola borghesia cittadina. Spezzoni di quotidianità che diventano straordinari nella loro semplicità: la moglie che si appresta a cucinare una teglia di parmigiana, il marito che rientra in casa con una vecchia radio scovata vicino ai cassonetti. Lei fa i conti amari con i rimpianti, mentre lui, più pacato, vive nel suo piccolo mondo. Si conoscono a memoria e si rimbeccano continuamente per qualunque banalità. È la paura di perdersi che li tiene uniti e che, nel momento del pericolo, fa riemergere quell'amore infeltrito dagli anni, come un'abitudine. "L'allestimento dello spettacolo è stato l'occasione per esorcizzare le piccole grandi nevrosi della vita familiare, in una presa d'atto che è diventata processo di riscatto personale e autoanalisi – ha spiegato il regista Alessandro Piva – Volevo dare una backstory alle classiche immagini di anziane coppie sedute sui balconi o sull'uscio di casa, intente a osservare lo scorrere dell'ultima parte della propria esistenza". Quel "Quanto basta" che attraverso i suoi testimonial ha arricchito il palmares dell'iniziativa "Premia la cultura" finalizzata tra l'altro ad implementare le occasioni di crescita per i giovani educandoli alla bellezza del teatro.
Riproduzione@riservata
Svelate le motivazioni sulla scelte del titolo "Quanto basta" che non è poco e non è troppo, non ci sono estremi, è la giusta quantità utilizzata tra i fornelli in cucina. Attraverso lo sguardo privilegiato dello spettatore, sul palcoscenico è stata vissuta una giornata come tante per una coppia di anziani coniugi della piccola borghesia cittadina. Spezzoni di quotidianità che diventano straordinari nella loro semplicità: la moglie che si appresta a cucinare una teglia di parmigiana, il marito che rientra in casa con una vecchia radio scovata vicino ai cassonetti. Lei fa i conti amari con i rimpianti, mentre lui, più pacato, vive nel suo piccolo mondo. Si conoscono a memoria e si rimbeccano continuamente per qualunque banalità. È la paura di perdersi che li tiene uniti e che, nel momento del pericolo, fa riemergere quell'amore infeltrito dagli anni, come un'abitudine. "L'allestimento dello spettacolo è stato l'occasione per esorcizzare le piccole grandi nevrosi della vita familiare, in una presa d'atto che è diventata processo di riscatto personale e autoanalisi – ha spiegato il regista Alessandro Piva – Volevo dare una backstory alle classiche immagini di anziane coppie sedute sui balconi o sull'uscio di casa, intente a osservare lo scorrere dell'ultima parte della propria esistenza". Quel "Quanto basta" che attraverso i suoi testimonial ha arricchito il palmares dell'iniziativa "Premia la cultura" finalizzata tra l'altro ad implementare le occasioni di crescita per i giovani educandoli alla bellezza del teatro.
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