Assestamento bilancio 2015

Il dibattito in Consiglio regionale

lunedì 30 novembre 2015 23.03
"Un assestamento del bilancio regionale 2015 che non prevede mance ma che si basa su tre punti chiave: 60 milioni per la sanità, 46,5 milioni per il cofinanziamento dei programmi comunitari e 32 milioni per il trasporto pubblico locale". Così l'assessore al Bilancio Raffaele Piemontese nella replica finale a chiusura del dibattito che ha avuto luogo in Consiglio regionale in ordine al disegno di legge di "assestamento e variazione al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 e pluriennale 2015-2017". E' questa l'impostazione di fondo di questo provvedimento, ha aggiunto, sottolineando i tempi stretti in cui si è dovuto operare. Il decreto legge che ha sbloccato la situazione in cui si trovavano le Regioni in materia di contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità statali per il pagamento dei debiti pregressi in sanità è del 13 novembre scorso. Con questo decreto legge la restituzione del disavanzo accertato per la Puglia di 506 milioni di euro sarà spalmata su 10 anni. Questo ha consentito di contare su una liquidità di circa 200 milioni utilizzata per le variazioni di bilancio, in cui è stata data la priorità alle tre macro spese prima specificate. In merito agli 11,5 milioni stanziati a favore dell'Arif l'assessore Piemontese ha specificato che il finanziamento serve ad evitare licenziamenti del personale. Dopo si potrà aprire una riflessione politica sull'agenzia. In precedenza si erano delineate le posizioni dei partiti: gli schieramenti di centro destra piuttosto critici e il M5S con un atteggiamento più favorevole rispetto ad alcuni articoli e contrario rispetto ad altri. A favore i partiti del centro sinistra.Un assestamento di bilancio figlio di un bilancio di previsione 2015, definito da Erio Congedo (Oltre con Fitto) "tagli e spendi". Quest'ultimo, infatti, prevedeva 153 milioni di tasse aggiuntive e 70 milioni dall'incremento dei ticket in linea con la filosofia che ha caratterizzato gli 8 anni di gestione della Giunta Vendola. Rispetto alla eventualità, per quel che riguarda le spesa sanitaria, di chiusura di ospedali di cui si è parlato negli ultimi giorni, il consigliere ha parlato di una via alternativa: quella della riduzione degli sprechi.

La nuova amministrazione regionale ha sei mesi di vita: c'è una linea di continuità e discontinuità rispetto alla Giunta Vendola ? si è chiesto Giannicola De Leonardis (Movimento Schittulli Area popolare) che ha espresso le sue preoccupazioni in ordine al poco realizzato fino ad ora, con una sola legge regionale approvata (quella delle Province) dettata peraltro da scadenze temporali stingenti e che demanda molti adempimenti ai mesi successivi, mentre la direzione dei dipartimenti previsti dal modello Maia non è stata ancora completata, così come manca ancora l'assessore al Turismo (l'assessore Capone è ad interim), un settore trainante dell'economia pugliese. De Leonardis ha chiesto anche di conoscere una posizione chiara del in ordine al finanziamento previsto di 3 milioni per l'allungamento della pista dell'aeroporto "G. Lisa" di Foggia. Anche da parte di Forza Italia giudizio negativo sul provvedimento, in linea con quello espresso precedentemente sul rendiconto 2014. Si chiude con un disavanzo accertato di 506 milioni, ha detto il capogruppo Andrea Caroppo, è da lì che bisogna partire . Non c'è stato un cambio di passo. "Ci saremmo aspettati, ad esempio, – ha aggiunto – elementi di chiarezza sul trasporto pubblico da parte dell'assessore Giannini. Sulla spesa sanitaria, non appena la Puglia è uscita dal Piano di rientro, le maglie si sono allargate e la spesa è ritornata a crescere"

Apprezzamento su alcuni articoli (come, ad esempio, quello che prevede un finanziamento di 1 milione per il "Paisiello" di Taranto e l'apertura sulle ICO) è stato espresso da Antonella Laricchia (M5S) che ha preannunciato 9 emendamenti al ddl e ha chiesto un approccio diverso per la sanità (atti aziendali, ADI, case salute) e un'attenzione maggiore al piano faunistico (emergenze stormi, cinghiali, etc), dando la priorità alle università per quel che riguarda le eventuali consulenze necessarie. Gli 11,5 milioni per l'Arif non sono una spesa in più secondo Pino Lonigro (Noi a sinistra per la Puglia) in quanto si tratta della 2° tranche del finanziamento previsto nella legge di bilancio 2015, così come i 32 milioni per il trasporto pubblico sono finalizzati a mantenere in piedi i servizi a seguito dei minori trasferimenti dello Stato e i 46,5 milioni di cofinanziamento per i programmi comunitari vanno ad aggiungersi ai 30 milioni previsti nel bilancio di previsione 2015. Anche i 2 milioni per i Consorzi di bonifica sono finalizzati alla manutenzione straordinaria del territorio. Peraltro sono stati già fatti tagli cospicui ai finanziamenti rispetto a quelli degli anni pregressi.

Il proposito di mantenere l'impegno per un confronto ed approfondimento sulle criticità della spesa sanitaria, come richiesto nei giorni scorsi dal presidente della I commissione Fabiano Amati, è stato espresso da Napoleone Cera (Popolari). L'obiettivo deve essere quello della riduzione delle tasse e la razionalizzazione della spesa. Apprezzamento sullo stanziamento di 1 milione a favore del "Paisiello" di Taranto e sull'apertura verso l' ICO (e in particolare quello di Lecce che versa in grosse difficoltà finanziarie) è stata espresso da Paolo Pellegrino (La Puglia con Emiliano). Una segnale importante di attenzione verso la cultura. Uno scatto di reni sulle grandi opere è stato chiesto da Giacomo Gatta (FI): l'aeroporto di Foggia, il completamento della superstrada del Gargano, la messa in sicurezza del territorio a seguito dei gravi problemi di dissesto idrogeologico che affliggono il territorio dauno. Il consigliere ha chiesto maggiore attenzione sulla pesca, rispetto alla quale sono stati stanziati 180.000 euro per la chiusura del Piano europeo 2007-2013. Non può essere considerata – ha aggiunto – la parente povera, anzi deve essere volano dell'economia regionale, suggerendo di prevedere un "alert" in Consiglio regionale per monitorare quanto realizzato. "Questa Giunta regionale non può essere tacciata di ignavia" – ha detto Emiliano Zinni (Emiliano Sindaco di Puglia), sottolineando che il bilancio di previsione 2015 è stato approvato dall'amministrazione precedente. Il vero dibattito è rinviato alla discussione del bilancio di previsione 2016. "Sanità, continuità servizio trasporto pubblico e cofinanziamento progetti UE: sono tre scelte strategiche che guardano i diritti fondamentali dei pugliesi e qualificano questo assestamento". Così il capogruppo PD Michele Mazzarano secondo cui gli stessi "accendono i motori di questa legislatura e avviano una stagione di riforme profonde".

Critico l'intervento di Mario Conca secondo cui si continua a sperperare denaro pubblico a cominciare dalla sanità, in cui ci si nasconde dietro i farmaci che costano troppo, quando occorre lavorare sulla riduzione dei ricoveri inappropriati e l'uso distorto del 118, mentre, ad esempio, i malati di sclerosi multipla non possono usufruire della terapia a base di cannabis nonostante la legge regionale. "Occorre cambiare il metodo di concepire la politica" secondo Domenico Damascelli (FI) che ha fatto riferimento, tra l'altro, all'Arif definita un "serbatoio elettorale e clientelare", e ad un finanziamento di 22,4 milioni di euro per il servizio di emergenza urgenza, laddove nel Punto di primo intervento a Bitonto un bambino disabile cianotico a seguito della gola ostruita trasportato in ospedale è deceduto. Così come a fronte di 1,260 milioni stanziati per la promozione del marchio "prodotto di Puglia" si assiste alla situazione in cui versano i produttori di carciofi del foggiano vittime di quotazioni di mercato insufficienti a causa di lobby industriali che fanno cartello.

"Intervento lodevole, atto politico certamente forte, - esordisce il consigliere regionale Francesco Ventola (Oltre con Fitto)- ma con la stessa forza noi ci opponiamo allo stanziamento in bilancio di una somma, 5 milioni di euro derivanti da introiti frutto di maggiore entrate conseguenti alla tassazione automobilistica regionale, e destinati ad una ipotetica legge, il reddito di dignità, sulla quale vorremmo entrare nel merito, discutere approfonditamente prima ancora di esprimere un giudizio politico compiuto. La storia della Regione è piena di leggi manifesto ed è appunto questo approccio atipico che respingiamo e rimandiamo al mittente, etichettandolo per quello che è, un annuncio, uno dei tanti, di una giunta che governa attraverso spot estemporanei".