Al via il pagamento degli anticipi PAC

Una boccata d’ossigeno per gli agricoltori che stanno facendo i conti con la grave siccità che ha dimezzato le produzioni

lunedì 29 settembre 2025 10.01
Al via dal 16 ottobre il pagamento del 70% degli anticipi PAC, una boccata d'ossigeno per gli agricoltori che stanno facendo i conti con la grave siccità che ha dimezzato le produzioni, l'aumento dei costi e gli eventi estremi che mettono a repentaglio la tenuta stessa delle aziende agricole. A darne notizia è Coldiretti Puglia, con l'Agea che verserà agli agricoltori anticipi dei pagamenti diretti e per gli interventi di sviluppo rurale basati sulle superfici e sugli animali, con il regolamento che fissava inizialmente percentuali rispettivamente fino al 50% e al 75%, ma i regolamenti di esecuzione dell'8 settembre 2025 hanno elevato le percentuali fino al 70% per gli aiuti diretti e all'85% per gli interventi dello sviluppo rurale. La circolare dell'Agea (Anticipi PAC 2025 – Domande di aiuto per gli interventi dei pagamenti diretti e in ambito sviluppo rurale – interventi SIGC) che precisa che gli anticipi possono essere pagati fino al 30 novembre. Per quanto riguarda i pagamenti diretti gli anticipi sono concessi per: sostegno di base al reddito per la sostenibilità; sostegno ridistributivo complementare al reddito per la sostenibilità; sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori; regimi per il clima, l'ambiente e il benessere degli animali, articolati negli eco-schemi pagamento per la riduzione dell'antimicrobico resistenza e per il benessere animale; pagamento per inerbimento delle colture arboree; pagamento per la salvaguardia olivi di valore paesaggistico; pagamento per sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento; pagamento per misure specifiche per gli impollinatori, sostegno accoppiato al reddito, esclusivamente riferito a frumento duro. semi oleosi: (colza e girasole esclusa la coltivazione di semi di girasole da tavola), riso, barbabietola da zucchero, pomodoro destinato alla trasformazione, olio d'oliva, agrumi, colture proteiche comprese le leguminose. Una misura che Coldiretti ha fortemente richiesto e che risponde alle esigenze di liquidità. Si tratta di un intervento necessario per sostenere le aziende agricole in difficoltà a causa, in particolare, dei continui cambiamenti climatici e dell'aumento dei costi di produzione e con tassi bancari ancora elevati nonostante il recente taglio della BCE.