Combustibili
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Le Pillole

Combustibili, anche su questo tema serve una nuova UE

Il nostro governo potrebbe subire una pesante sconfitta politica in ambito Commissione Europea sul tema "automotive" al 2035

Il prossimo 28 marzo il nostro governo potrebbe subire una pesante sconfitta politica in ambito Commissione Europea sul tema "automotive" al 2035, con conseguenti pesanti ripercussioni socio-economiche ed occupazionali per il nostro Paese manifatturiero, che può vantare talento e tecnologie innovative nel campo combustibili. La Germania, qualche giorno fa nostra alleata, sembra si sia posta ora come interlocutore diretto della Commissione , lasciando gli altri Paesi al palo e l'Italia tra loro . Il 28 marzo si salverebbe nella Unione Europea la fabbricazione e l'esercizio di motori endotermici anche dopo il 2035 ma alimentati solo da carburanti sintetici , i cosiddetti e-fuels . Per questa decisione non possono essere posti veti da parte di qualcuno dei 27 Paesi, si voterà a maggioranza (consenso di 15 sui 27 oppure il 65% della popolazione europea) e noi ed altri ,numeri alla mano , apparterremmo alla categoria di chi dovrebbe applicare regole assurde dettate da una lobby tedesca che ammantandosi di drappo verde farebbe in effetti gli unici interessi della industria automobilistica Tedesca , a guida Porsche , che già da anni lavora ed investe in Cile sulla produzione di carburanti sintetici .

Nella mia Lectio alla Università della Terza Età della nostra Canosa dello scorso 6 marzo avevo parlato di "Talento e Tecnologia per una Transazione Ecologica e di Sviluppo" affrontando anche il tema di un esame comparativo tra combustibili sintetici e biocombustibili. Ripeto qui in forma discorsiva (chi volesse approfondire può consultare diagrammi e tabelle allegati alla mia relazione, disponibile presso UTE). I combustibili sintetici si ottengono con la sintesi di Fisher- Tropsch catturando CO2 dall'aria e facendola reagire con Idrogeno green ottenuto dalla elettrolisi dell'acqua ,alimentando gli elettrolizzatori con energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, biomasse, idroelettrico). Si ottiene cosi un e-metanolo da cui produrre e-kero come combustibile per gli arerei , e-fuels per la movimentazione terrestre e marina .
Questa tecnologia , nota e provata in scala industriale , è ad incremento di CO2 nullo nel senso che la CO2 assorbita dall'atmosfera vi ritorna , senza avere particolato allo scarico ,ma consuma un mare di acqua ed essendo a basso rendimento ed ad alto costo impiantistico ha un prodotto che costa oggi in media 10 euro al litro . Non presenta invece problemi di utilizzo per gli attuali motori endotermici ed anche la rete di distribuzione non avrebbe bisogno di modifiche . In Europa esistono un impianto in Germania ed uno in Islanda , in costruzione un impianto in Spagna , nessun impianto in Italia .
ENI ha avuto altra idea , ha puntato il suo approccio alla sostenibilità per la mobilità brevettando biocombistibili , l'HVO (hydrotreated vegetable oil ) per i motori pesanti ,il
SAF (sustainable aviation fuel ) per gli aerei , i biocarburanti per la mobilità terrestre e marina .
ENI ha investito in ricerca e nella trasformazione delle sue raffinerie di Porto Marghera e Gela e prossimamente in quella di Livorno per produrre questi biocarburanti .
La carica agli impianti non è più il petrolio ma rifiuti della produzione di colza,mais , soia , grassi animali , oli usati . Addizionando oggi Idrogeno brown da metano e domani idrogeno blue (impianto che tratta , sequestra e stocca la CO2 prodotta nella produzione da steam-reforming dell'idrogeno ) si ottengono i biocarburanti . Anche qui tecnologie disponibili e provate , rispetto per l'ambiente con l'allungamento del ciclo di vita dei prodotti di carica riutilizzati ,che in condizioni diverse sarebbero rifiuti , utilizzo di terreni desertificati per produzione agricola in Africa di prodotti non edibili da utilizzare come carica ed ancora, per non rubare terreno al Pianeta ,studi sulle alghe e le microalghe da utilizzare come materia prima biologica . Il costo di questi biocarburanti è molto simile a quello attuale alla pompa ed anche qui la rete di distribuzione non necessita ,come i motori endotermici ,di cambiamenti . Se questo è il confronto fatto con animo neutro dal punto di vista tecnologico, perchè il talento italiano deve essere tagliato fuori?

Possiamo precisare alla Commissione Europea (stime Concawe) che al 2035 gli e-fuels, senza pesanti incentivi economici UE che Porche già chiede , coprirebbero solo il 3% del fabbisogno di fuels europeo , arrivando con gli aiuti al 50% nel 2050?
Aggiungo che la considerazione sulla transizione ecologica e sullo sviluppo affrontando il cambiamento climatico, non negato nè negabile , va inquadrato in numeri corretti. Il contributo di CO2 alla atmosfera dall'automotive e dalla mobilità europea è solo il 12% del totale , i sistemi che inquinano sono altri , il riscaldamento domestico , le centrali termoelettriche, le raffinerie e gli impianti petrolchimici , gli impianti energivori (acciaierie, cementifici ) con CO2 difficile da abbattere, le produzioni di metano dalle stalle , gli incendi urbani e boschivi , le guerre .
ITALIA mia alza la testa , io sono un convinto amante della Europa dei Popoli , quella dei padri fondatori , sempre più quella attuale sembra l' Europa dei più forti , Germania in testa ; c risolto il problema del costo della energia e risollevati dal gravame della fornitura di gas russo al 40% ora pensa ad auto elettriche ed ai soli combustibili sintetici e dimentica il 52% di materie prime importate dalla Cina per fare batterie , fuel-cells, navicelle eoliche ,elettrolizzatori .
Gli USA fanno i loro affari; la Cina pure, la Russia fa la guerra in Ucraina. Cara Europa con un mercato da 500 milioni di cittadini credo potresti fare meglio in tutto anche per il ruolo che giochi o non giochi in questa brutta guerra che si svolge alle tue porte .
Nunzio Valentino
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