Nunzio Valentino e Mourad  Bourehla
Nunzio Valentino e Mourad Bourehla
Le Pillole

Annibale Barca, fatti e realtà

Radici storiche comuni che coinvolgono pesantemente il condottiero Annibale, ma anche Scipione l'Africano.

Ho avuto la opportunità di conoscere ad inizio marzo ad una cena romana in via delle Coppelle, Sua Eccellenza Mourad Bourehla, Ambasciatore della Repubblica Tunisina in Italia. Alla cena erano invitati anche i concittadini Pasquale Lavacca e Nicola Rossi e l'ex senatore Socialista prima Repubblica, Francesco Simone . Serata piacevole, con gran rispolvero da parte mia del francese, linguaggio comune della compagnia di ingegneria e costruzioni in cui ho lavorato per 30 anni, la francese Technip . Con atteggiamento empatico condiviso, con il signor Ambasciatore abbiamo parlato di Annibale e della seconda guerra punica , con particolare riferimento alla battaglia di Canne. Alla chiacchierata di quella sera, anche considerando i rapporti che il Governo Meloni sta costruendo con la Presidenza Tunisina ,sono seguiti eventi che intersecano il rapporto tra il nostro Paese e la Tunisia, anche partendo da radici storiche comuni che coinvolgono pesantemente il condottiero Annibale , ma anche Scipione l'Africano .

Conosco bene la Tunisia, avendo lavorato per la raffineria di Biserta, costruita ed inaugurata dagli Italiani nel 1963 , pochi mesi dopo la morte di Enrico Mattei, che quella raffineria aveva voluto ,un paese povero di risorse petrolifere ma importante ancora oggi per ENI per il transito nel suo territorio del gasdotto Transmed rinveniente dalla Algeria che ,attraversato il Mediterraneo, approda a Mazara del Vallo . Ho amici a Tunisi ed insieme a loro ho visitato la tomba di Bettino Craxi , un semplice marmo bianco con un garofano che guarda il mare di Hammamet. Di quella visita scrissi un articolo nel febbraio 2020 per Canosaweb utilizzando come titolo l'epigrafe stampata sulla tomba "La mia libertà equivale alla mia vita". Tornando con il pensiero ad Annibale , al museo del Bardo, è in corso la mostra "Annibale a Cartagine " , dove troneggia il busto marmoreo cosiddetto di Annibale ,inviato dal Quirinale , e dove ha tenuto una dotta prolusione Giovanni Brizzi , professore di Storia Romana a Bologna ,uno dei massimi esperti mondiali di Asdrubale ed Annibale Barca attori tunisini delle due guerre puniche .

A Roma, invece il 16 aprile scorso, presso l'Institut Francais Saint Louis , accanto alla bellissima Basilica di San Luigi dei Francesi , si è tenuta ,organizzato dal mio amico Ambasciatore , la presentazione da parte del professore Tunisino Abdelaziz Belkhodja del suo libro "Annibale, fatti e realtà".
Il professore ha descritto con nuove tesi storiche le motivazioni psicologiche che spinsero il condottiero ad una lunga premeditata spedizione contro Roma attraverso la Spagna , i Pirenei , le Alpi pervenendo finalmente con il seguito di armati ed elefanti, dal garreto alto non più di 2,5 metri, nella piana del Po .
Annibale nato a Cartagine nel 247 A.C. , come il padre Asdrubale odiava il potere di ROMA ,il cui Senato nel 218 A.C. decide di farla finita con Cartagine per assicurare a ROMA il controllo assoluto del Mediterraneo . La spedizione in Italia nasce da questo presupposto psicologico , rafforzato dal desiderio di far ribellare a Roma i popoli Italici promettendo libertà e bottino di guerre vinte ( battaglie del Ticino , Trebbia e Lago Trasimeno ) .
Virgilio nel IV libro dell'Eneide fa di Annibale l'esecutore della maledizione di Didone , prima regina e fondatrice di Cartagine , che abbandonata da Enea , si suicida chiedendo ad un vendicatore lo sterminio degli eredi di Enea , la gens romana .
Sorgi,vendicatore delle mie ossa , chiunque tu sia , a perseguitare i coloni Dardanidi con il ferro ed il fuoco ,ora e nei tempi , e ogni volta che assisteranno le forze ,sponda contro sponda ,mare contro mare ,armi contro armi ,mi auguro si ammazino loro ed i loro nipoti si ammazzino .
Il professore , dopo aver magnificato la intelligenza militare a Canne di Annibale del 216 A.C. , ha spiegato perchè Annibale dopo Canne non marciò su ROMA fermandosi a Capua e la sconfitta di Zama non per i meriti di Scipione ,ma per il tradimento della aristocrazia Cartaginese e di Massimissa principe dei Numidi . Scipione era sbarcato in Africa il 204 A.C. , Annibale richiamato dalla aristocrazia Cartaginese torna il 203 A.C. La battaglia di Zama è del 202 A.C.. Il condottiero invincibile , tradito , è sconfitto . Lasciata Cartagine muore , ancora una volta tradito , nel 183 A.C. ,maledicendo il re di Prusia , assumendo il veleno per sfuggire all'accerchiamento del console Flaminio .
Il professore ha dichiarato arrangiate le descrizioni di Polibio ,peraltro in contraddizione con quelle successive di Livio, bollando lo storico vissuto in anni vicini alla seconda guerra punica come uomo di biblioteca ed institutore della famiglia degli Scipioni .
Credo che il mio intervento in risposta alle tesi del professore ha avuto un suo risvolto positivo e suscitato interesse nella platea numerosa .
L' ho ringraziato per aver salutato Canosa , gli ho ricordato della fedeltà a Roma di Canusium,civis che apre le porte all'esercito romano del tribuno Scipione , gli ho parlato della Matrona Busa , ho ricordato l'Antiquarium di Canne ,inaugurato da Aldo Moro nel 1958 in una visita al nostro comune ,sindaco Vito Rosa , insieme alla colonna marmorea dedicata a Scipione l' Africano .
Infine a nome della Fondazione Archeologica Canosina ho invitato l'Ambasciatore ed il professore a Canosa per una tavola rotonda di confronto tra la posizione storica della Tunisia e quella della nostra citta , civis romana. Il confronto è stato accettato da un sorridente Ambasciatore , che mi ha chiesto di allargare invito a Barletta che nel 2016 al Castello organizzò la mostra " Annibale ,un viaggio " in ricordo della Battaglia di Canne del 216 A.C.
Riusciremo stavolta noi Canosini ad essere primi rispetto ai Barlettani? Lo spero,lo auspico .
Nunzio Valentino
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