Le interviste di Bartolo Carbone

L'angolo della cultura: Bartolo Carbone intervista per Canosaweb lo scrittore Mauro Marcialis

Presentazione del nuovo libro "Spartaco il Gladiatore"

QUATTRO CHIACCHIERE CON LO SCRITTORE ROMANO MAURO MARCIALIS CHE HA PRESENTATO IL ROMANZO "SPARTACO IL GLADIATORE".

Non capita tutti i giorni di leggere il nome del collega di lavoro tra i primi venti scrittori della narrativa italiana nella recente classifica pubblicata dal Corriere della Sera. Non è da tutti essere tra gli ospiti del Salone Internazionale del Libro di Torino e poi invitato a Salsomaggiore Terme (PR) alla rassegna culturale "Diciottoeventi" condotta da Andrea Villani, intervistato da Andrea G. Pinketts a "Milano Sud", scelto da Valerio Massimo Manfredi per la grande saga dedicata alla "Storia di Roma", dalla fondazione alla caduta dell'Impero…Tanti eventi, un solo nome e cognome : Mauro Marcialis. Nato a Roma nel 1972, lavora a Reggio Emilia, è padre di due bambine. Ha cominciato a divorare libri quando gli è nata la prima figlia. "I libri mi hanno salvato da una terribile depressione post partum", ha raccontato agli amici, avvertendo l'urgenza di narrare le storie, "le suggestioni di questa società borderline" che avrebbe voluto leggere. Per Colorado Noir ha pubblicato nel 2006 il primo romanzo "La strada della violenza", riproposto nella collana "Il Giallo Mondadori Presenta". Nel 2008, il suo secondo romanzo "Io & Davide" per Piemme. Ha partecipato a due antologie di racconti "La Legge dei Figli" (Meridiano Zero) e "Anime nere reloaded" (Mondadori), rispettivamente con i racconti "Foto ricordo" e "Io, il dolore".
In questi giorni ha presentato il romanzo "Spartaco il Gladiatore"(Mondadori), famoso nella scuola gladiatoria di Lentulo Batiato a Capua per la sua forza incrollabile dei suoi ideali, l'emblema del riscatto della schiavitù. Dalla storia di Roma agli appalti truccati e alle speculazioni dei giorni nostri, dal riciclaggio di denaro proveniente dal traffico di droga, dalla corruzione alle connivenze, dal market del sesso alla TV dei tronisti e delle veline, sono questi i temi trattati da Mauro Marcialis, lo scrittore "noir" per hobby che farà parlare di sé per l'originalità del linguaggio e il valore dei contenuti espressi nel suo stile asciutto e incalzante. Dopo quindici anni di fraterna amicizia e fattiva collaborazione, ricordo ancora le prime videoconferenze tra le scacchiere olandesi delle "managements fees" come nei labirinti del luna park, le nostre strade si son divise da circa un anno, nessu litigio, nessun dissenso e a breve distanza di tempo, ci siamo scritti per chiacchierare un po' col terzo interlocutore : Canosaweb che ci ha ospitato:

Chi è Mauro Marcialis?
Anagraficamente romano, trentottenne, maschio. Orgogliosamente plebeo.

Come è nata la passione per la scrittura?
È nata dall'amore per le storie e dal desiderio di raccontare ciò che avrei voluto leggere, con le andature e i ritmi dettati dalle mie preferenze. È nata anche dall'amore per le parole. Le parole si possono mescolare, modulare e farcire, a discrezione, di punteggiatura. Nascono nuovi mondi e grandi emozioni, così.

Per un giovane che vorrebbe pubblicare un libro, non avendo grosse disponibilità finanziarie, quanto è difficile? Qual è la difficoltà maggiore che hai incontrato?
Le disponibilità finanziarie contano marginalmente anche se non sono da escludere, come in ogni settore, episodi di clientelismo. Le regole iniziali sono semplici: leggere, leggere, leggere. E poi scrivere, scrivere, scrivere. Mettersi sempre in discussione, avere una visione ipercritica della propria opera, riscrivere fino allo svenimento. Essere, in una parola (che io definisco anche veleno) tenaci. La seconda fase per pubblicare è spesso condizionata dalla sorte. Occorre avere la fortuna di incontrare il gusto o la tendenza di un editore. In ogni caso, se il romanzo è buono, prima o poi ci sarà il fatidico "sì". Altra regola imprescindibile: mai pagare per pubblicare. È deontologicamente scorretto e sarà una macchia che potrebbe condizionare un'intera carriera. Nel mio caso, la fortuna è stata decisiva, soprattutto in relazione alla tempistica: nel mio primo romanzo (che ai tempi consisteva in un disordinatissimo manoscritto) Sandrone Dazieri, in veste di direttore editoriale, ha trovato una voce alla quale concedere credito: dopo nove mesi La strada della violenza (Mondadori – Colorado Noir) era il libreria!

A quale genere letterario ti sei appassionato e quali sono stati i libri che ti sono piaciuti di più? Il libro da tenere sul comodino…
Inizialmente il genere letterario che più mi ha appassionato è stato il noir. Questo genere (che non deve essere confuso con il giallo, con il thriller, con il poliziesco e generi similari) affronta generalmente uno o più aspetti criminali ma la prerogativa fondamentale è l'inquadratura sul lato oscuro della società e/o dell'uomo e l'atmosfera di drammatica disillusione che si vuole rappresentare. Direi che il libro di riferimento rimane American Tabloid di James Ellroy (dove gli intrecci criminali si rapportano a tempi, luoghi e personaggi "storici") ma i noir memorabili sono quelli allegorici come Arancia Meccanica e American Psyco. Sul comodino terrei però "Il Diavolo in corpo": non ingombra troppo e ci spiega l'amore e il dolore.

Dovessi descrivere con 3 aggettivi il tuo ultimo romanzo, "Spartaco il Gladiatore" quali useresti, e perché?
Non spetta all'autore "aggettivare" il proprio romanzo, quindi rubo i tre termini più frequenti che hanno utilizzato fino a questo momento i lettori: appassionante, emozionante, coinvolgente.
Una citazione da "Dimensione Italia" scritta per "Satisfiction" di Gian Paolo Serino è possibile averla per gli utenti di Canosaweb, in questi giorni di emergenza politica, giudiziaria, costituzionale …
Dimensione Italia è un trattato che percorre 150 anni di storia italiana in un'ottica noir. Non ha scopi didattici ma esclusivamente letterari e dà una serie di indicazioni che potrebbero ragionevolmente esplodere in approfondimenti utili al rintraccio della nostra coscienza storica, sociale e politica. Questo è l'incipit: Dimensione Italia non è misurabile, non è ascrivibile a limiti geografici. Dimensione Italia è una slogatura dell'Occidente, i parametri di valutazione sono esclusivamente criminali. La Storia ci aveva già fatto a pezzi: eravamo un'accozzaglia di Stati, tutti orgogliosamente fondati sull'autocompiacimento. L'unità è stata un'operazione di marketing, un grottesco malinteso...

Sei soddisfatto di ciò che hai realizzato e stai realizzando? Progetti per il futuro
Soddisfattissimo: tre romanzi appartenenti a generi differenti pubblicati da grandi editori. Considero però questa fase come una sorta di introduzione alla produzione che seguirà e il primo bilancio lo stenderò solo al termine del quinto libro pubblicato. Progetti: nel 2011 uscirà un altro noir (i temi sono corruzione, pedofilia e collusioni criminali tra diversi apparati, sia istituzionali che finanziari che mafiosi) mentre in questo periodo sto scrivendo un romanzo ambizioso e difficile dove la voce narrante è una lavatrice.

Facendo prevenzione, informando i giovani dei pericoli sull'abuso di alcol e quant'altro di stupefacente prima di mettersi alla guida, dopo aver trascorso delle ore in birreria, in discoteca, può dare un consiglio.
I pericoli sono evidenti e gli slogan a scopo preventivo dovrebbero essere "forti", espliciti, lapidari (come quelli pubblicati sui pacchetti di sigarette, per esempio): "Se guidi (da) fuori, muori!", "Se guidi oltre, uccidi il tuo migliore amico!"

Nel libro "Io & Davide", dedicato a due "tronisti" si parla della manipolazione della mente da parte dei produttori di certe trasmissioni rivolte ai giovani. In cosa consiste?
Consiste nell'intrattenere il pubblico mostrando una parte di (ir)realtà che, nel 99% dei casi è irraggiungibile. Consiste nel creare modelli di riferimento dove le scorciatoie della bellezza (artefatta), dell'ostentazione e della prostituzione intellettuale ed emotiva si contrappongono al merito, al sacrificio, al talento. Consiste nella manipolazione delle coscienze perché il "vuoto" di questi programmi serve in realtà a coprire i reali problemi del Paese. La conseguenza è il massacro della conoscenza e dello spirito critico che ne dovrebbe conseguire. L'effetto ultimo è il decesso della coscienza civile e il cosiddetto bene comune, che dovrebbe essere alla base di ogni democrazia sana, svanisce a beneficio della materialità e del tornaconto personale.
Auguri per il tuo futuro e grazie per la chiacchierata …

Grazie a te e a tutti i lettori di Canosaweb!
Bartolo Carbone e Canosaweb Sostenitori della Cultura!
Mauro Marcialis
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