Storia e dintorni

Se il passaggio del Giro a Canosa è come il passaggio del Rex

E’ stato meraviglioso vedere quella fiumana di gente in rosa sulle strade


Una delle scene cult nella storia del cinema mondiale è il passaggio del transatlantico italiano Rex, nel film Amarcord di Federico Fellini.
Di ritorno dall'America il Rex, trionfatore nell'aver battuto il record di traversata dell'Atlantico, sarebbe passato davanti a Rimini. Rimini, che nei ricordi di Fellini era ancora una città di provincia, si mobilita tutta. Nella città c'è aria di festa e di trepida attesa: "a vedere il Rex, a vedere il Rex", si dicono con grande trepidazione i riminesi. Così tutti i cittadini, arrivati al pontile si imbarcano su tutte la barche disponibili per andare al largo incontro al Rex.
La "sequenza" del Rex dura 6' 46"". Suddivisa in tre parti, racconta la partenza, le emozioni dell'attesa e infine la gioia e il tripudio dei riminesi all'arrivo del Rex.
(http://www.youtube.com/watch?v=bnC4R4z9O3U)

Mi è venuta ìn mente questa scena del Rex nel vedere con quanto gioia, con quanta allegria, con quanta attesa, con quanta trepidazione i canosini abbiano salutato e accolto il passaggio del Giro d'Italia giovedì scorso. Quasi come se il Giro d'Italia a Canosa fosse il Rex per Rimini.

E' stato uno spettacolo autentico ed emozionante vedere Canosa in Rosa alla Tv e poi vedere ancora l'entusiasmo dei canosini sugli innumerevoli video pubblicati su youtube e le foto, alcune davvero bellissime.

E' stato meraviglioso vedere quella fiumana di gente in rosa sulle strade, quell'esplosione di rosa alla curva della Piazzetta e poi ancora alla curva della scuola media Bovio. Bellissimo vedere l'entusiasmo delle persone e dei ragazzi dei bambini: mi hanno persino raccontato di suore sulle strade con le bandierine; bellissimo l'entusiasmo scatenato daR101 dai balli, dall'allegria.

Un plauso va certamente dato all'amministrazione comunale, con il Sindaco La Salvia e l'assessore Gianni Quinto per essersi inventati la settimana di "Canosa in rosa", tutta dedicata al ciclismo, alla gloriosa storia del ciclismo di Canosa (con la mostra dei cimeli di Iacobone organizzata da Bartolo Carbone e l'arrivo di Moser) e al rosa; splendida iniziativa certo, che ha avuto il merito di trasformare il passaggio del Giro d'Italia da semplice passaggio a evento nella storia della Città di Canosa.

Sono rimasto affascinato ed emozionato, da lontano, a vedere in TV lo spettacolo di Canosa: splendida l'idea di salutare il Giro con i nostri "romani" vestiti in costume storico; splendido l'esplosione di colori tra il rosa della città addobbato e il sole magnifico che batteva sulla città; e che Canosa sia molto più bella anche nello sviluppo urbanistico di quel che abbiamo sempre pensato ce l'ha mostrato ad un certo punto l'elicottero della RAI, quando ad un certo punto il pilota, forse colpito dalla simmetria della città vista dall'alto è salito sempre più su, sempre più su, sino a fare una meravigliosa panoramica di Canosa vista dall'alto: Canosa è sembrata una città tentacolare, che partendo dal castello si diramava giù, sembrando quasi una stella marina; seguivo la telecronaca su Eurosport in HD e anche il telecronista di Eurosport, al momento di vedere quell'immagine di Canosa dall'alto non ha potuto che rimarcare la bellezza di quell'immagine.

Entusiasmo ed emozioni che poi ho rivisto con piacere sui tanti innumerevoli video su Youtube, molti montati davvero bene da parte dei canosini.

Una grande pagina di storia dello sport della nostra città, una grande pagina da ricordare nella memoria collettiva per i cittadini e Canosa.

La tappa di giovedì si è svolta prevalentemente nel territorio della Sesta Provincia. Si potrà discutere sull'utilità delle Province, si potrà discutere se vadano abolite o meno; discorso su cui potremo tornare una prossima volta; ma se oggi la Provincia della BAT c'è, allora è giusto dire che nel concentrato di 3 ore di tappa la RAI ha mostrato con le splendide riprese video, la magnifica bellezza della BAT: si è cominciato da Trani con delle grandiose riprese del lungomare, del mare blu cobalto e della splendida Cattedrale di Trani; e poi il portento di Castel del Monte inquadrato a più riprese, e ancora Canne, e Canosa, e la meraviglia delle Saline di Margherita e Barletta.

La piccola BAT ha un concentrato tale di arte, di patrimoni, di cultura impressionante; mai in pochi minuti, anche per noi che ci siamo cresciuti, abbiamo visto delle cartoline così superbe del nostro territorio.
La Provincia, Puglia Imperiale, dovrebbe chiedere i diritti RAI per trasmettere e ritrasmettere quelle immagini. Sono uno spot magnifico: mi preme allora dire un bravo anche a chi ha pensato alla tappa nella Sesta Provincia, a chi ha contribuito ad organizzarla: non conoscendo chi abbia organizzato un simile splendido percorso dal punto di vista turistico paesaggistico, manifesto il mio apprezzamento al Presidente della Provincia Francesco ventola, che mi auguro possa poi estendere questi complimenti a coloro che hanno ideato il percorso.

Ieri a Canosa si è discusso per l'istituzione del Museo archeologico. Mi sono già espresso al riguardo con un mio articolo quando ho parlato di Canne, e del Museo di Alesia.

Mi auguro che la spinta, l'orgoglio, la voglia di fare emersa dai canosini in occasione del Giro d'Italia emerga fuori anche per costruire a Canosa uno splendido Museo, splendido dal punto di vista architettonico e soprattutto multimediale, che non sia un semplice contenitore di pietre ma racconti la storia di Canosa, del territorio; che sia un centro di ricerche internazionale e che prenda in considerazione anche la possibilità di diventare un Centro di Studi anche per la presenza di Canne nelle vicinanze.
Canosa, la BAT, hanno un potenziale storico turistico immenso.
Valorizzarlo è compito nostro.

Grazie di tutto caro vecchio amato Giro d'Italia.

Francesco Morra
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