Campanile Chiesa del Carmine Canosa
Campanile Chiesa del Carmine Canosa
Storia e dintorni

Il Campanile della Chiesa del Carmine

È da salvare nei Sacri Bronzi

Nella ricorrenza della festività della Beata Vergine del Carmelo del 16 luglio, nello spirito di servizio al patrimonio storico, culturale e spirituale vogliamo porgere una memoria ed un messaggio nel legame al simulacro della B. V. omaggiata dalle radici bibliche del Monte Karmel in Haifa dai fiori secchi del Carmelo donati alla B. V. "Karmel", "Giardino di Dio" e dalla stella della Verginità di Maria SS. ricamata dalla Suore del Carmelo di Haifa e ricucita sul manto pregevole della statua che veneriamo nell'antica Chiesa del Carmine, riconosciuta nell'800 anche come "Chiesa comunale", come attesta l'Archivio Storico Comunale di Canosa di Puglia(BT). In questo sentiero di arte, di storia, di fede, di culto e tradizioni popolari, lastricato nel 1813 dal basolato storico, restaurato diligentemente dall'Amministrazione Comunale scorsa, vogliamo riproporre l'emblema del Campanile della Chiesa del Carmine, scrigno architettonico di un patrimonio di Chiesa e di Città, unico nel paese e nel territorio. Come cultore e scrittore dei Sacri Bronzi pubblicato dalle Grafiche Guglielmi di Andria nel 2006 abbiamo "scalato" con i piedi e le scale tutti i Campanili delle Chiese di Canosa e la Torre civica del Castello, rischiando tra testimoni per tre volte l'incolumità fisica, salvaguardata da un Angelo Custode che il Salmo 90, 11, ha posto come "ordine di Dio nel custodire i nostri passi". Fu insidioso il Campanile della Cattedrale che mi sbattette a terra a mezzogiorno da una scala nei rintocchi a distesa dell'Angelus; fu insidioso il Campanile di San Francesco che mi richiuse smarrito di spavento a Mezzogiorno: fu insidiosa La Torre civica scalata per un breve tratto incautamente da solo; fu insidioso anche il Campanile del Carmine che è sprovvisto di balconcini in ferro battuto come protezione quando si voglia esplorare e fotografare l'esterno delle campane.

Quando ci si affatica nelle opere volontarie dei beni culturali e spirituali, si avverte poi la gioia della conoscenza; ma quando si rischia la vita, come nell'impresa delle grotte tufacee e nei Campanili, si avverte la dignità delle opere e non esiste premio bronzeo di riconoscenza se non nella condivisione dell'opera, che oggi riproponiamo nell'attualità culturale ed educativa. In seguito senti quel Campanile, quella grotta come una tua creatura che evoca ancora oggi la sua cultura.

La campana della seconda Guerra Mondiale
I Sacri Bronzi non sono solo rintocchi di fede, ma anche di storia come attesta la pagina bronzea della campana sul lato Ovest, dove il bronzo della premiata Fonderia Giustozzi Nicola di Trani fu
«ABLATUM TEMPORE BELLI A D MCMXL – MCMXLV . RESITUTUM PUBLICO SUMPTU A D MCML (Portata via nel tempo della Guerra del 1940-45 e restaurata a spese pubbliche nel 1950).

La campana della MATER DECOR CARMELI
L'epilogo dei Campanili è stato proprio nella Chiesa del Carmine dove abbiamo scoperto intorno al 2000 la Campana del DECOR CARMELI datata A. D. 1628, al tempo di una Chiesa originaria del Convento dei Carmelitani, cui è dedicata la toponomastica della strada a fianco alla Chiesa. Lo stupore ci fu trasmesso da Roma dalla Curia dei Carmelitani. "avete una campana del Carmelo del 1628?". È la campana più antica tra quelle esistenti nelle Chiesa di Canosa e del territorio che andrebbe riconosciuta come "bene culturale", come formalmente proposto all'Amministrazione Comunale con il Parroco del tempo Don Peppino Balice.

La Campana della DIVINA MISERICORDIA
Dopo la pubblicazione dei Sacri Bronzi, siamo risaliti nel luglio del 2011 sul Campanile della Chiesa del Carmine, con la schiena usurata dai lavori socialmente utili di cui sentiamo la dignità per la Scuola, la Chiesa, il Paese, ma aiutati dall'amico Maresciallo Francesco Casamassima che lavora "virtute siderum tenus", che coopera a correggere le cifre sbagliate del monumento di Imbriani, a risanare lapidi in terracotta; Lui stesso accompagnò sul Campanile tre dei quattro figli, in particolare Antonia di tre anni e Chiara di sette anni, presenti in foto. Abbiamo a nostre spese sostituito le funi alle campane, mentre Francesco con abilità provvide a fotografare in maniera circonferenziale la campana del Decor Carmeli. Ricostruendo la sequenza al computer abbiamo potuto leggere e scoprire l'invocazione alla Divina Misericordia in Latino medievale: SANTVS DEVS ET IMMORTALIS MISERERE NOBIS. È il trisaghion greco recepito dalla Chiesa d'Occidente e che oggi si recita nella coroncina della Divina Misericordia, nella devozione di Papa Giovanni Paolo II e di Papa Francesco. Dopo la scoperta il Parroco Don Nicola Fortunato per la prima volta fece evocare e rintoccare la campana sul sagrato della Chiesa nella festività del 16 Luglio 2011 in un itinerario di cultura e di preghiera interculturale . Lo ricorda con me ancora oggi Francesco Casamassima in greco , in latino, in rumeno, in italiano. SANTO DIO, SANTO FORTE, SANTO IMMORTALE, ABBI PIETA' DI NOI E DEL MONDO INTERO. Stefania Sinesi, studentessa del Liceo Classico di Cerignola, declamò in greco l'Inno del Trisaghion, nella lingua originaria del rito bizantino:
Άγιος ο Θεός, άγιος ισχυρός, άγιος αθάνατος ελέησον ημάς.
Aghios o Theos, aghios ischyros, aghios athanatos, eleison imas.
Andrea, ragazza rumena, a nome della comunità recitò la preghiera della Chiesa Ortodossa della Romania, dinanzi alla Chiesa del Carmelo di Canosa all'inizio della processione:
Sfinte Dumnezeule, Sfinte Tare, Sfinte fară de moarte, miluieşte-ne pe noi!
Il parroco, don Nicola Fortunato, concluse con la recita della preghiera in Italiano e con la recita comunitaria del Gloria al Padre.
Era il 16 luglio del 2011, Festività della B. V. del Carmelo.

Restauro del Campanile
Nell'oblio generazionale che avvolge oggi le vie della comunicazione, dopo il tramandare "tradere" oralmente dei padri, riproponiamo questo patrimonio culturale e spirituale, facendo appello al restauro del Campanile della Chiesa, cui sono ancorate le campane. L'usura del tempo, "iniuria temporum", l'infiltrazione di tante piogge ricorrenti in questa primavera, il terremoto del maggio 2019, richiedono verifiche di staticità come ha scritto nel passato e di recente il laico operoso Antonio Carbone, che allega foto recenti con il cerchiaggio del passato e fessurazioni. Si promuova anche una colletta popolare con un fuoco d'artificio in meno, un arco di luminarie in meno ed un'opera di salvaguardia in più. Il Campanile della Chiesa del Carmine rintocca nei giorni della festa ed è da salvare, mentre è caduta per logorio del ferro battuto il gallo della banderuola del Campanile da noi presentato negli anni scorsi nella sua simbologia. Indirizziamo e facciamo appello alla nostra coscienza civica ed ecclesiale nel bene comune, a Sua Eccellenza Mons. Luigi Mansi Vescovo della Diocesi di Andria incarnato nelle pietre vive della Chiesa locale, all'operoso Parroco Don Carmine Catalano, al Signor Sindaco del Comune di Canosa Roberto Morra, sensibili tutti al patrimonio del territorio e al Bene Culturale da riconoscere con le Autorità di Foggia della Campana del Decor Carmeli di quattro secoli e della Divina Misericordia. Consegno questa memoria alla generazione di quelle bambine salite sul Campanile, ad Antonia, oggi ministrante e Chiara oggi Liceale.

MARTEDI' 16 LUGLIO - FESTA LITURGICA B. V. DEL CARMELO
Celebrazioni sante messe ore 6.30-7.30-9.30-11.00 al termine supplica alla Madonna;
ore 19.00 - S. Messa presieduta dal Vescovo della Diocesi di Andria, Mons. Luigi Mansi;
ore 20.00 - Processione che percorrerà il seguente itinerario: piazza Umberto I, corso Gramsci, piazza Martiri 23 maggio, via C. B. Conte Cavour, via Sabina, via Diomede, via Trieste e Trento, Corso Traiano, via Romolo, via Remo, Corso Traiano, Corso Garibaldi, via Piave, via Savino di Bari, via Imbriani, piazza Terme, via Kennedy, corso S. Sabino, corso Garibaldi, via Vito Rosa (scalone), piazza Umberto I.

Alle ore 21.00, in PIAZZA UMBERTO I, si terrà una tavola rotonda "LA NOTTE DEI POPOLI - etnie a confronto" con Mauro Dal Sogno (speaker di RadioNorba) che dialoga con Don Mattia Ferrari, sacerdote che ha vissuto con gli emigranti sulla nave "JONIO", Dott. Francesco Sbergo, medico presso il CARA di Borgomezzanone (FG) e giovane sudanese.
CONCERTO DEI GOSPEL VOICES
ESPOSIZIONE CIBI, PIETANZE E VESTITI TIPICI
Alle ore 23.30 - FUOCHI PIROTECNICI, in via Anfiteatro
Buona festa del Carmelo
Maestro Peppino Di Nunno
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