Festa Patronale
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Sopravviveranno le feste patronali? E le squadre di calcio?

La disamina del presidente di Unimpresa BAT Montaruli

A Barletta il sindaco Cascella ha lanciato un appello agli imprenditori locali per salvare la squadra di calcio, mentre a Trani è a rischio la festa patronale per mancanza di fondi. Il presidente di Unimpresa BAT, Savino Montaruli, coglie questi spunti e invita le istituzione a convocare un incontro per illustrare i relativi progetti. "Una volta c'erano le riunioni, i tavoli di concertazione, la trattativa negoziata e la condivisione della programmazione e dello sviluppo economico, sociale e produttivo delle città e dei territori. Oggi, anche se la legge prevede ancora che tutto questo avvenga, sono rimasti solo gli "appelli" mediatici ed ecco che ogni giorno qualcuno lancia un appello, un po' come si faceva una volta quando dai microfoni delle radio libere si lanciavano gli appelli in caso di necessità di sangue o di altre emergenze sanitarie o calamità naturali", scrive Montaruli.

A Barletta il Sindaco Cascella lancia l'appello mediatico "accorato" agli imprenditori locali per "salvare la società di calcio", mettendo in campo il senso di appartenenza ed evidenziando, nel corso di un incontro, le contraddizioni, i ritardi, le inadempienze e le opacità che hanno pesato sulla gestione della squadra minacciandone la retrocessione. Agli imprenditori il Sindaco Cascella chiede quindi "un soprassalto di passione e di impegno che consentano di salvaguardare il prestigio acquisito dalla squadra consentendole di affrontare ancora il campionato di Lega Pro ma anche un impegno in grado di favorire il risanamento e contribuire ad una gestione economica seria e corretta della squadra", entro il 27 giugno prossimo.

Se da Barletta quindi giunge l'appello di Cascella, da Trani ne arriva un altro con le stesse finalità cioè quelle di "risanare" e questa volta il risanamento riguarderebbe la Festa Patronale che rischierebbe addirittura di "saltare" per carenza di fondi da destinare ai festeggiamenti. Il Comitato Feste Patronali quindi si rivolge non solo ai singoli imprenditori, come ha fatto Cascella, ma addirittura alle Associazioni di Categoria, lamentando la conclamata indisponibilità a dare anche un minimo contributo rispetto al passato, dichiarata dalla Commissaria Straordinaria a seguito della relazione ricevuta dalla Corte dei Conti; cosa secondo noi quanto mai opportuna che si dovrebbe fare anche nelle città vicine dove, al contrario, abbondano i festeggiamenti in campo e fuori campo, con attori prestigiosi ed insignificanti comparse. A Trani quindi esiste il "serio rischio che per quest'anno si possa interrompere una consuetudine secolare con giudizi e ripercussioni negativi sul buon nome della Città, soprattutto da parte di visitatori e turisti abituati a godere delle bellezze nel centro storico", è stato scritto. Anche in questo caso, esattamente come per Barletta, viene tirato in ballo il forte sentimento di attaccamento di tutti al Santo Patrono e questa dimostrazione si chiede "avvenga mediante il versamento di un congruo contributo economico utile a superare la momentanea criticità che rischia, per mancanza di fondi, di non onorare il Santo Patrono con i dovuti festeggiamenti", è sempre stato scritto.

Poiché gli imprenditori sono persone sensibili, molto "attaccate" sia alle Squadre di Calcio delle loro città che ai loro Santi Patroni che li proteggono da tante sventure, non intendono tirarsi indietro quindi accolgono i due appelli ed invitano il Sindaco di Barletta Cascella ed i Responsabili del Comitato Feste Patronali di Trani ad indire immediatamente un incontro urgentissimo per prospettare agli Imprenditori e alle Associazioni di Categoria tirate in ballo qual è il Progetto di Coinvolgimento perché se trattasi solo di tirar fuori dei soldi, come accaduto in passato in altri comuni vicini, sarà una raccolta molto scarna e le ragioni sono facilmente intuibili. Piuttosto ricordiamo alle Istituzioni e a quanti dovessero tornare a richiedere agli Imprenditori di dimostrare "impegno ed attaccamento" che quel coinvolgimento deve avvenire sempre e non solo quando si bussa per fare cassa ma evidentemente quando la mucca da mungere era piena di latte il vaccaro preferiva fare tutto da sé o con pochi intimi e quindi forse è anche giusto che chi ha avuto ed ha avuto sempre tanto, oggi dia e dia di più. Comunque nonostante tutto, nonostante la delusione, se ci coinvolgono, noi ci siamo, mentre aspettiamo che giungano gli appelli da parte dei Sindaci di Bisceglie, di Andria, di Spinazzola, di Minervino Murge, di Margherita di Savoia, di Canosa di Puglia, di Trinitapoli, di San Ferdinando e di tutti gli altri comuni dove le Feste sono a rischio!
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