Nunzio Valentino
Nunzio Valentino
Le Pillole

 Le delusioni di  COP 30 e G20     

La disamina di Nunzio Valentino

Caldo intenso ed incendio a corredo a Belem, città brasiliana ai margini della foresta Amazzonica, dove con il solito colpo di martelletto il Presidente Andrè Correa De Lago ha chiuso i lavori della COP 30. Un rumoroso applauso ha segnato la fine di negoziati difficili e la nascita di un accordo unanime ma decisamente di basso profilo. Tanti giovani avevano portato alla Conferenza sul Cambiamento Climatico ottimismo, sono tornati a casa con una profonda frustrazione psicologica, potendo solo continuare a credere nel polmone verde della foresta Amazzonica. Il Guardian aveva titolato "This is climate breakdown" sottolineando l'importante impatto sulla salute del Pianeta derivato dai guai sempre più evidenti del Cambiamento Climatico. Completamente dimenticati i guai recentissimi come le catastrofiche inondazioni che hanno reso laghi melmosi tante città del SudEst Asiatico della Thailandia, del Vietnam, della Malesia con una lunga fila di morti e danni economici che hanno distrutto città costiere , inclusa Giacarta .Pur di non concludere a mani vuote i tanti Paesi attenti al Cambiamento Climatico hanno dovuto accettare un risultato insoddisfacente sui combustibili fossili , nemmeno nominati nel comunicato finale . Ha vinto l'America assente, Cina ed India sottorappresentati e silenti, la Russia, i grandi paesi produttori di petrolio e gas Hanno vinto gli interessi di bottega nazionale oligarchica. Anche l'Europa ha dovuto, debole com'è, chinare il capo ed accettare la gestione "volontaria" di ciascun Paese sulla mitigazione dei gas climaalteranti all'atmosfera . E cosi addio al limite di incremento di 1,5°C rispetto alla temperatura media ambientale del 1990 . Dopo 10 lunghi anni dal 2015 dalla Conferenza di Parigi che aveva acceso la speranza ambientale si torna indietro; le oligarchie sconfessano gli scienziati del mondo e deridono i loro allarmi. Giustamente qualcuno ha commentato: oggi ai potenti del Pianeta non interessa guardare o meno alla luna , sono tutti concentrati sul dito che punta dritto sugli affari .

Se il racconto della COP30 induce il pianto, gli sviluppi del G20 a Johannesburg non ci fa sorridere. Il forum dei grandi Paesi della Terra, guidato per la prima volta dall'Africano Sud Africa, ha mostrato tutti i limiti geoeconomici, geopolitici dei nostri brutti tempi ed anche qui i leaders cruciali Trump, Xi Jinping, Putin hanno rimarcato la loro assenza. La Casa Bianca non ha partecipato ai lavori ed ha fatto sapere che non riconosceva a priori la legittimità dei lavori. Per il resto solo una stanca transizione sui problemi del Pianeta, tre parole d'ordine solidarietà, eguaglianza, sostenibilità , poco spazio alle tante guerre che funestano il nostro mondo. La Unione Europea ha ricordato che il mondo deve affrontare sfide complesse che richiedono risposte collettive e coordinate e ha messo sul tavolo un finanziamento di 750 milioni di euro al Sudafrica , primo segno tangibile di una volontà di ritornare in Africa sinora lasciata alle azioni eversive militari ed economiche della Russia , al silenzioso operare a fini economici della Cina. L'Africa ora interessa alla Turchia , agli Emirati , alla Arabia Saudita ed anche all'Italia del piano Mattei sulla scia della nostra ENI da sempre presente in Africa. I due Presidenti Lula da Silva e Ramaphosa che avevano pensato in grande solo un anno fa hanno dovuto prendere atto di chi comanda la geopolitica e la geoeconomia del Pianeta , di chi coordina la pace e le false paci visto che si continua a uccidere in Sudan , in Cisgiordania ed in Libano, in Ucraina, in Myamar. L' arrivederci nel 2026 alla COP in Turchia e al G20 negli States ,realisticamente , è amaro, come è amaro il vivere di chi non ha un momento di gioia nella propria vita . Attenzione potenti della Terra sono tantissimi , il divario ricchi e poveri aumenta . Se continuerete a vivere di affari ed indifferenza verso il prossimo vostro , rischiereste la violenza di chi non ha nulla da perdere . Vi supplico torniamo al dialogo, al riconoscimento della persona umana , ritroviamo una riconciliazione tra umani che ora appare lontana .
Nunzio Valentino
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