Tribunale per i Diritti del Malato
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Amministrazioni ed Enti

Tribunale per i Diritti del Malato: Raccolta differenziata , questa sconosciuta

Si poteva rimandare il tutto tra un mese. Si poteva dare una maggiore incisività all'educazione per la differenziazione dei rifiuti e la loro collocazione

Sono passate ormai due settimane dall'inizio della nuova modalità di raccolta e ci si chiede: ma chi non ha capito un bel niente su come metterla in atto?!? Certo, siamo al Sud, si può dare la colpa alla popolazione quanto si vuole e scrollarsene così le responsabilità, ma se non eravamo pronti perché si è partiti in quarta!? Si poteva verificare prima l'effettiva capacità degli addetti alla raccolta di poter effettuare una modalità "porta a porta", tanto innovativa quanto più impegnativa rispetto alla precedente modalità; Si poteva rimandare il tutto tra un mese, allo scopo di identificare delle aree per ciascun quartiere (di circa 5 mq), collocando in tali siti i bidoni di raccolta (5 colori diversi + campana vetro + contenitore pile-batterie esauste) , rendendo più semplice il compito sia ai cittadini (che così riconoscerebbero meglio la collocazione dei vari rifiuti senza obblighi di rilascio a "giorni alterni" o di "ritenzione domiciliare" degli stessi, quasi un "procrastinare a comando"), sia per gli operatori ecologici addetti alla raccolta (che così non sarebbero oberati da un maggiore carico di lavoro dovuto al "porta a porta"). Si poteva dare una maggiore incisività (nel frattempo) all'educazione per quanto concerne la differenziazione dei rifiuti e la loro collocazione in appositi siti necessari ma strutturati a mo' di arredo urbano: ciò avviene già in altri comuni .

Si potevano destinare delle risorse alla "Tutela dell'Ambiente" stesso affinché un semplice problema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani non sommerga anche l'abitato oltre che alla discariche a cielo aperto già presenti fuori porta. Saremo in grado, dopo tentativi ed errori di risolvere cio' che potrebbe diventare una vera e propria "emergenza rifiuti"!??
A prevalere, quindi non sia il desiderio di trovare subito il capro espiatorio, ma l'intelligenza, la sapienza e soprattutto la professionalità che siamo certi non manchino a quanti hanno deciso di intraprendere questa strada dalla quale sarà difficile se non impossibile tornare indietro e questo sia chiaro, molto chiaro a tutti noi cittadini Canosini.




Canosa di Puglia 16.09.2011
Angelo Antonio Limitone
DELEGATO di CANOSA DI PUGLIA
TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO
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