Assessore Sabino Facciolongo
Assessore Sabino Facciolongo
Amministrazioni ed Enti

L’assessore Facciolongo, replica all’articolo “Classico e socio-sanitario?

Articolo pubblicato il 23 gennaio da “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Pena ed imbarazzo nei confronti dei miei concittadin

L'assessore alla Pubblica istruzione, Sabino Facciolongo, replica all'articolo "Classico e socio-sanitario? Conquiste solo della Provincia", pubblicato nella versione integrale da Canosaweb il 23 gennaio .

"Purtroppo, ormai, sul giornale i cittadini invece di leggere notizie che potrebbero essere di loro interesse, sono sempre più spesso costretti a leggere di polemiche artatamente sollevate da chi poco interesse ha nei confronti della città e moltissimo invece in quello dei propri cosiddetti destini politici- dichiara l'assessore Facciolongo - . E' con estrema pena che mi riferisco a quanto scritto dai consiglieri provinciali Savino Matarrese, Fedele Lovino e Nicola Di Palma, in risposta al comunicato stampa con cui si riferiva della soddisfazione dell'Amministrazione comunale, nell'apprendere della concessione del Liceo Classico e di una sezione del corso di operatore socio-sanitario a due scuole canosine (fra le quali una sede associata).

Pena ed imbarazzo nei confronti dei miei concittadini che si vedono "sporcare" con polemiche di dubbio gusto quella che è una conquista per l'intera Città. E che lo sia stato davvero lo dimostra l'applauso "bipartizan" che ha accolto l'annuncio (annuncio: vedasi alla lettera A del dizionario) - ironizza l'assessore - della concessione, da me fatto nel corso dell'ultimo Consiglio comunale, in qualità di assessore municipale all'Istruzione".

"Logica conseguenza di quel annuncio - sottolinea Facciolongo - è stato un comunicato stampa del Comune di Canosa, in cui esprimevo in maniera più articolata il mio pensiero circa l'accaduto, nell'esclusivo intento di darne notizia ai concittadini interessati e non, a vario titolo, ai nuovi corsi di studio.

Qual è stata la risposta? Una serie di insulti che mi confermano dolorosamente in quello che ormai è un mio convincimento: avere a che fare con interlocutori di una rozzezza politica senza pari, frutto sicuro di un modo di intendere l'interlocuzione istituzionale che non può che sconfortarmi e che può essere, a mio avviso, combattuto solo con l'ironia e la noncuranza nel (forse vano) tentativo che queste possano essere comprese dai diretti interessati. Oltre questo ci sarebbe solo la querela, che francamente vorrei risparmiare ai miei concittadini e a me stesso, per il rispetto che porto ad entrambi".

"Al di là dello sfogo personale - aggiunge l'assessore alla Pubblica Istruzione - , di cui poco importa probabilmente alla gente, vorrei fare però alcune considerazioni: A) perchè, elencando i disagi degli studenti pendolari, con tutto il rispetto per gli studenti minervinesi o spinazzolesi, nulla si dice dei canosini costretti a frequentare il Classico a Cerignola o Barletta? Troppo pochi o troppo poco importanti? Eppure basterebbe, ai signori consiglieri, recarsi al mattino fra le 7,30 e le 7,50 alle due fermate più frequentate dai pendolari canosini per averne contezza! B) perchè "nonostante la Regione avesse garantito da anni l'attivazione dei nuovi indirizzi", come dicono i consiglieri (cosa di cui l'Amministrazione era ampiamente informata) ciò è avvenuto solo quest'anno? E' cambiata l'Amministrazione regionale, provinciale o semplice fortuna? C) una notazione linguistica: "caldeggiare" da parte dell'Amministrazione comunale è forse considerato da qualcuno sinonimo di "decidere, costringere, determinare"? mentre "Amministratori locali" è esclusivamente sinonimo di "comunali" per i dotti consiglieri scriventi? Da docente di Lettere gradirei una risposta per rimodulare la mia cultura linguistica.

A me risulta, comunque che dovesse essere la Regione a decidere; certo su proposta degli Enti intermedi, oltre che ovviamente delle stesse scuole; D) un'ultima domanda: come mai, visto che "da anni la Regione aveva garantito l'attivazione" - conclude Facciolongo - l'Amministrazione provinciale non si è attivata in maniera conseguente sull'edilizia scolastica, che nelle scuole superiori direttamente interessate dai nuovi indirizzi risulta tuttora carente, dovendo entrambi utilizzare strutture di proprietà comunale per poter offrire spazi congrui ai propri studenti? Soprattutto mentre, legittimamente, si presentano progetti riguardanti altri Istituti superiori quando non addirittura nuovi Palazzetti dello Sport a servizio delle Scuole, non si pensa alle aule o ai laboratori? Ed in quest'ultimo caso, non è come acquistare il companatico senza aver prima comprato il pane? I consiglieri scriventi, dall'alto della loro maturità e profonda competenza potranno darmi qualche risposta in merito? Ovviamente facendo attenzione a spiegarmi tutto per bene, data la mia condizione di "ragazzetto (magari) immaturo" oltre che di "politico inesperto". Sono sicuro che lo faranno, da politici esperti quali sono e magari stavolta senza offendere gratuitamente e provando ad usare un po' di quello stile e di rispetto dei lettori di cui forse sinora non hanno dato prova".


ufficio stampa
Francesca Lombardi
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