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Il consigliere comunale Di Nunno interviene sulle vicende del bilancio contestato

Tanto più grave è la situazione, tanto più non è sopportabile che si giochi allo scaricabarile. Minori trasferimenti dello Stato

Nella fiera a chi la spara più grossa: coerenza, correttezza e trasparenza emerite sconosciute per alcuni rappresentanti del centrosinistra di Canosa.

Nel momento difficile che stiamo attraversando, c'è una complicazione che a Canosa si aggiunge alle altre: pur facendo molto poco (qualcuno si aspettava "la rivoluzione" ) e male (la raccolta dei rifiuti un esempio) finora l'Amministrazione La Salvia ha parlato tanto, straparlato.

Ma quest'ultima cosa può non essere un problema se non ci fosse una continua contraddizione. Ciò, non tanto perché La Salvia e compagnia hanno idee diverse tra di loro, ma perché, a seconda dei luoghi, si dice ciò che serve, " a convenienza". A parole si mettono in giro falsità su buchi e debiti, crediti comunali inesigibili e tanto altro nella fiera in cui si fa a gara, come è stato già detto, a chi la spara più grossa. Quando invece si scrive negli atti e nelle cose che sono alla portata di tutti, si è più attenti. Quindi si fanno affermazioni filosofiche, superflue o generiche parlando di grandi sistemi, scomodando Papi e governo tecnico per "calare l'asso" delle giustificazioni, senza dire alla gente quello che più interessa: quanto costerà quello che il centrosinistra di Canosa ha già deciso.

Se la precedente Amministrazione del Sindaco Ventola ha messo nei bilanci entrate non esigibili, ci sarebbero colpe gravi da magistratura contabile per le quali anche come Consiglieri comunali, insieme a Giunta, Dirigenti e Revisori, saremmo chiamati a rispondere; se qualcuno ci crede davvero, lo si scriva puntualmente mettendoci la faccia e la firma, soprattutto.

Si può fare il gioco delle tre carte, per il quale quando i vigili facevano le multe, l'Amministrazione del tempo voleva far cassa a discapito della gente; ora, invece, ci si lamenta se ce ne sono dimeno e si spinge per farne di più (come scrive il "quasi" tuttologo onnipresente Consigliere Pellegrino): la colpa comunque è di chi stava prima. Una sorta di "vengo anch'io no tu no, ma perché? Perché no!".
Tanto più grave è la situazione, tanto più non è sopportabile che si giochi allo scaricabarile. Se si è voluta la bicicletta, si pedali bene ed in fretta.

Noi del centrodestra eravamo consapevoli del compito complesso che eravamo disposti ad affrontare con un impegno ed un programma adeguato, così come abbiamo fatto in dieci anni senza battere ciglio e piagnistei, con impegno, amore e passione.
Se si è trasparenti, corretti e coerenti, si risponda alla interrogazione del precedente Sindaco Ventola e si dica come si sono chiusi i bilanci, se ci sono debiti o se, invece, il Comune di Canosa come pochi ha sempre rispettato tempi di adozione dei consuntivi, patti di stabilità e quant'altro ( non abbiamo ancora dimenticato le pretestuose strumentalizzazioni sulla cosiddetta finanza innovativa di SWAP e BOC).

Nelle deliberazioni di Giunta comunale dell'undici ottobre scorso si è scritto di minori trasferimenti dello Stato pari a unmilionetrecentotrentasette euro; nella sua lettera, il Sindaco La Salvia dice che sono aumentati a unmilionenovecento e che ci sono anche maggiori spese cui far fronte. Se sono solo queste le verità vere, è anche vero che utilizzando l'IMU e l'addizionale IRPEF si vuole far pagare ai concittadini la propria incapacità di governare. Lo si dica chiaro, altro che feste da piazza di IDV e PD. Di questi tempi lo avessero mai fatti quelli "spendaccioni" di prima sarebbero caduti fulmini e sette.

Saverio Di Nunno,
Consigliere Comunale di "Canosa nel Cuore"
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