La Salvia
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Politica

I vigili senza l'arma

Interviene l'ex sindaco Ernesto la Salvia

E' passato quasi un anno dall'insediamento della nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Morra e, convinti come siamo che in politica il pregiudizio si più pericoloso di un nido di vespe per un soggetto allergico, abbiamo taciuto per tutto questo tempo perché la valutazione non fosse superficiale o peggio "qualunquista". Abbiamo letto, ascoltato e vissuto gli atti amministrativi in attesa di comprendere quale fosse la "strategia" messa in campo: ed avremmo forse aspettato ancora! Se non ci fosse stato un ulteriore episodio a dir poco "incomprensibile" o "delirante"!.Se fate attenzione alla divisa dei nostri Vigili (Polizia Municipale) noterete che è scomparsa l'arma dal fianco. E chi come me ha voluto ed ottenuto la piena collaborazione tra le Forze dell'Ordine sa che il corpo di polizia Municipale è spesso impegnato a fianco della Polizia di Stato, tra gli altri, in interventi di controllo del territorio e polizia giudiziaria. Ma senza la pistola? E perché poi? Bene: il Signor Sindaco, forse ritenendo che il territorio sia stato completamente bonificato dalla delinquenza comune o che i Vigili siano degli inetti capaci di ferirsi con le armi, ha pensato bene di non autorizzare il rinnovo del decreto che annualmente permette la detenzione e l'utilizzo dell'arma da fianco agli agenti. Così verrà meno la necessità di retribuire l'indennità dovuta. E questo si che è risparmio! Solo che adesso 23 famiglie (quelle dei Vigili, appunto) sanno che i loro congiunti, oltre che facilmente vulnerabili sul lavoro svolto, sono pressoché delinquenti in possesso di arma senza alcun titolo, senza permesso di detenzione ed ancor meno di trasporto per difesa. Pure è vero che è stata fatta loro una promessa: "sarete dotati di spray al peperoncino e manganello", magari con cestino per la merenda e bavette nuove oltre a kit di automedicazione. Spero abbia informato della cosa il Prefetto ed il Questore: ci piacerebbe conoscere la Loro valutazione della cosa anche se, con un briciolo di presunzione, temo non l'abbiano condivisa (se mai saputa). Dimenticavo: ha abolito pure i telefonini di servizio. Già: i cellulari con contratto "Pubblica Amministrazione" della TIM da 24€ mensili che garantivano la rapida comunicazione tra il comando e gli agenti in servizio. Si utilizzeranno esclusivamente le radio ricetrasmittenti dedicate. Che però non hanno copertura su tutto il territorio cittadino. Ed anche questo è risparmio!

Non è necessario essere laureati e, meglio, essere avvocati per fare i Sindaci; ma, se capita, approfitti della propria professione chi riveste quei ruoli! Perché se certamente è vero che detenere un'arma senza opportuna autorizzazione è un reato gravissimo e penale, nella fattispecie non tutto è imputabile al dipendente comunale (anzi: nulla!): piuttosto a chi nei fatti impedisce la regolarizzazione di un così delicato problema. E per risparmiare, doveroso atteggiamento di chi tiene alla cosa pubblica, ben altre spese potrebbero essere evitate: dov'è la rendicontazione dei 25.000€ dilapidati per 4 lucette natalizie e 12 baracchette affittate (e quindi rimborsate!) illuminate con soldi pubblici (dalla presa di piazza Vittorio Veneto)? E la risposta alla ANAC che non comprende come se si partecipa ad un bando per servizi da svolgersi in un locale ci si ritrova poi gestori dell'intero stabile e fruitore degli utili: il teatro Lembo (ed anche qui luce e gas pagati dai soldi comunali: i cittadini pagano le spese mentre altri, e non canosini, incassano gli utili in cambio di 13 giorni a disposizione dell'amministrazione). Si, è vero: costerà meno il conferimento in discarica dei rifiuti stabilizzati: peccato che Lei non abbia responsabilità alcuna sulla scelta poiché al tavolo dell'OGA neppure ci si siede.

Da comune cittadino che in un recente passato ha dato tutto il possibile alla Pubblica Amministrazione Le chiedo coerenza: aveva progetti "certi" sulle discariche che altro non erano che fumose visioni: e siamo fermi! Avrebbe fatto riaprire ospedali che altri (con abbondanti aggettivi dispregiativi) avevano chiuso e fa proclami nei quali dimostra di non conoscere la differenza tra "ospedale" e "servizio territoriale". Doveva ridurre le tasse: ma le aliquote ridotte dalla sua amministrazione non sono per le famiglie (tante) ma per i negozianti (pochi). Rilanciare il turismo: ed ha fatto chiudere (alcuni per poco: comunque creando un danno) i dehors dei locali pubblici. Aveva regolamenti tecnici già pronti ed ha deliberato di spendere 7.500€ in due occasioni per "consulto" all'Università (gli uffici, con altri Dirigenti, fino ad allora avevano prodotto da soli senza vietate consulenze). Ancora: doveva essere il sindaco di un movimento che viene dal basso, della gente: e si è arroccato nel palazzo comunale dotandosi di telecamere e cancelli: dov'è la trasparenza della politica? E le promesse riprese in streeming delle sedute della giunta? Per parlare con Lei è più facile manifestare per strada o venire a dormire in aula consiliare! Chi l'ha sostenuto (ed adesso non trova un Sacerdote disposto ad assolverlo dai suoi peccati, visto che anche con quelli ha pubblicamente litigato per strada nonostante l'ostentata generosità delle elemosine!) confidava nella continuità del rigore nella gestione dei conti pubblici, non nella pantomima del "fare come il prete dice, non fare come il prete fa"; ma forse aveva ragione Lei, amato sindaco dei suoi simpatizzanti: è stato votato contro Silvestri non a favore del suo movimento. Ma anche questa è democrazia.
Ernesto La Salvia
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