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Cronaca

Google viola la privacy, nella bufera dopo l’attacco dell’UE

Accuse da parte della task force europea, dati raccolti a fini impropri. Il Garante italiano della privacy chiede spiegazioni, pena prescrizioni e sanzioni


L'Unione Europea ha dato il suo ultimatum alla megasocietà Google, il motore di ricerca più utilizzato online. Pare infatti che il gigante di internet violi la privacy dei cittadini europei raccogliendo illegittimamente numerosi dati privati. In effetti, la mission di Google nato nel 1997, sarebbe quella di organizzare informazioni a livello mondiale, per renderle universalmente utili e accessibili.

Ormai ogni azione inerente qualsiasi sfera della nostra quotidianità passa per Google: condividendo foto tramite Picasa Panoramio, utilizzando le mappe di Google Earth o Maps, leggendo Google News, guardando video da You Tube o salvando documenti e file in Google Drive, siamo costantemente monitorati dal grande occhio interattivo. Inoltre con l'uso di tablet e cellulari Google può istantaneamente risalire alla nostra localizzazione.

A poche settimane dall'esplosione scandalo "Datagate" , che ha portato alla luce la collaborazione più o meno volontaria della società Google con l'Intelligence statunitense, giunge l'iniziativa europea per la salvaguardia della privacy dei suo cittadini. L'Italia, ha dato precisa scadenza all'azienda: entro giugno il Garante per la privacy italiano, dovrà essere a conoscenza delle specifiche modalità di trattamento dei dati degli utenti italiani, pena immediate sanzioni. Madrid ha aperto pochi giorni fa la sua personale procedura contro Google, congiuntamente ai Paesi europei che in seguito alla riunione delle autorità di protezione italiane, francesi, tedesche, olandesi, spagnole e inglesi, si sono compattate in un'apposita task force contro la raccolta illegittima del gigante del web.

Sei le infrazioni identificate dalla Francia, con un ultimatum di tre mesi entro i quali la società dovrà rimettersi in regola con le leggi d'Oltralpe, pena altissime sanzioni pecuniarie. L'autorità garante francese ha infatti aperto un'istruttoria in parallelo a Spagna, Olanda, Gran Bretagna, Germania e Italia. Il colosso statunitense dovrà ora adottare apposite misure riparatorie per ovviare alle accuse mossagli dalla Francia, mentre nei Paesi Bassi, l'Autorità si prepara a chiedere al colosso Usa di fornire chiarimenti, elementi e documenti contro le stesse accuse. Nel regno Unito, in uscita nei prossimi giorni i primi risultati della fase istruttoria, mentre Amburgo ha già avviato dei provvedimenti.

Google a sua discolpa sostiene che la principale intenzionalità nel tracciare profili utenti completi, risieda nello scopo di migliorare i servizi per gli stessi, offrendo ordini di preferenze che velocizzino qualsiasi tipo di ricerca. L'accusa sostiene che le modifiche apportate dal gigante di Mountan View, abbiano lo scopo di raccogliere dati da mettere a disposizione degli inserzionisti.
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