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Vita di città

Danneggiata una delle altalene per disabili

Qualcuno, forse per noia mista ad idiozia. Un vandalismo che ruba soprattutto il diritto al gioco dei più piccoli

Quando lo scorso 29 luglio vennero installate nei parchi cittadini due altalene per disabili, il Rotaract di Canosa di Puglia, tramite la voce del suo presidente Marco Tullio Milanese, dichiarava come il Club «quotidianamente si adoperi per la città [...] per cercare di abbattere tutte le barriere, soprattutto quelle culturali». Con dispiacere, queste barriere sembrano tutt'altro che abbattute, sebbene non insormontabili.

Qualcuno, forse per noia mista ad idiozia, per far valere nel suo gruppo una forza fisica non proporzionale alla propria logica, ha pensato bene di spaccare due dei quattro ganci di bloccaggio delle catene che permetterebbero ai bimbi diversamente abili di potersi divertire liberamente sull'altalena posta al parco "N. S. della Pace" di Canosa Alta, rendendola così parzialmente inservibile e comunque pericolosa per i ragazzi a cui si permette l'uso.

Un atto considerato «scellerato e condannabile» non solo da Milanese, ma dall'intero Club che, tramite le attività svolte durante l'anno sociale 2012-2013, è riuscito a donare a Canosa le due particolari giostre. Più che il danno in sé, a far male all'intera comunità è il gesto. Non si tratta di sola irresponsabilità, ma di un vandalismo che ruba soprattutto il diritto al gioco dei più piccoli. In questo caso, senza ipocrisia alcuna, bisognerebbe chiedersi davvero chi sia il vero portatore di handicap: quelli che vengono dai più considerati "diversi" difficilmente sarebbero artefici di azioni così scriteriate.

Bisogna fortemente sottolineare come quella zona di Canosa, in particolare una volta conclusasi la stagione estiva, diventi "terra di nessuno" alla mercé di incuria e barbarie. Scorribande di motorini nella zona pedonale, cocci di bottiglia e schiamazzi notturni sono situazioni unite ad una scarsa sistemazione dell'area che nessuna statua di Madonna può risolvere. Per di più anche il piccolo settore dedicato alle attività per i bambini è ridotto al minimo a causa dei pessimi comportamenti, al di là dell'apposizione della nuova altalena.

Anche in virtù di questa ben nota problematica, il Comune (che ha ricevuto in dono le altalene), si è subito reso verbalmente disponibile a riparare il danno nel più breve tempo possibile, sperando che la promessa non sia disattesa. Servirebbero dunque misure ancora maggiori utili alla salvaguardia di certe strutture per toglierle alle mani di isolati incivili, dato che quelle attuali si sono rivelate insufficienti. A dovere di cronaca, è andata infatti persa anche la targa a ricordo della donazione, apposta sull'arco portante della giostrina, mentre la piccola altalena standard già presente è stata tagliata in due di netto.

La battaglia contro simile ignoranza è ancora lunga, ma un'associazione di ragazzi, che crede in un futuro migliore per il suo paese, può affrontarla solo con l'aiuto dell'intera collettività.

Ufficio stampa Rotaract Club Canosa di P.
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