Don Felice Bacco
Don Felice Bacco
Vita di città

Ci ha "costretti" a fermarci davanti alle nostre bellezze

Le riflessioni di Enzo Princigalli sulla mission di Don Felice

Questa mattina nella Basilica Concattedrale di San Sabino, gremita di fedeli e autorità cittadine, tra le quali il sindaco La Salvia, sì è svolta la concelebrazione eucaristica, presieduta da Mons. Luigi Mansi della Diocesi di Andria per i 25 anni del Ministero sacerdotale di Mons. Felice Bacco a Canosa di Puglia(BT). A margine della cerimonia religiosa il vice direttore del Museo dei Vescovi, avvocato Enzo Princigalli ha scritto delle riflessioni sul Ministero di Mons. Felice Bacco : """Riflettendo sui venticinque anni di parrocato trascorsi a Canosa da Mons Bacco il mio pensiero è andato a questo esperimento che qualche anno fa fu realizzato a Washington. Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante questo tempo, poichè era l'ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro. Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia. Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare. Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare. Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi. Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento. Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne' ci fu alcun riconoscimento. Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo. Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino del valore di 3,5 milioni di dollari. Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari. L'esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione della metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. La domanda era: "In un ambiente comune ad un'ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato e se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?". Ecco, Don Felice Bacco ha fatto questo miracolo, oltre a svolgere egregiamente il suo ruolo di Pastore ed alle innumerevoli realizzazioni che in molti hanno già ricordato, ha fatto molto di più, ci ha presi per mano e "costretti" a fermarci davanti alle nostre bellezze, ha svegliato le nostre coscienze. Ha trovato una comunità distratta e superficiale e l'ha indotta a fermarsi ad ascoltare la musica meravigliosa che la storia di questa Citta', come Joshua Bell, suonava e nessuno ascoltava. Ha sviluppato in noi una nuova sensibilità e l'orgoglio di una storia millenaria culturalmente tra le più rilevanti del mondo che urlava inascoltata a menti atrofizzate e alla nostra colpevole pluriennale indifferenza. Ha affinato i nostri sensi donandoci gli occhi per vedere e ci ha resi consapevoli e finalmente fieri difensori, a schiena dritta come lui, rispettosi ma mai proni, anche nelle sacrosante rivendicazioni al cospetto delle Istituzioni, del nostro passato, del nostro presente e del nostro futuro."""
Don Felice Bacco
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