Un'altra Estate Canosina da dimenticare

La disamina del consigliere Ventola

venerdì 27 settembre 2019 21.53
Finita l'estate, dal 21 settembre siamo in autunno. Da cittadino di Canosa mi chiedo cosa rimane nei ricordi dell'Estate Canosina appena trascorsa, quali eventi culturali, quali manifestazioni si sono contraddistinte, quale è stato il ruolo dell'Amministrazione comunale, quale è stato il suo contributo. Mi ritorna tanto malcontento: quello degli esercenti che hanno avuto grandi difficoltà per i gazebo (in altre città - a Bari ad esempio – nulla è cambiato, stanno tuttora dialogando con la competente Soprintendenza per soluzioni meno penalizzanti a carico delle attività); quello delle associazioni cui va il merito di aver organizzato appuntamenti con risorse proprie, senza contributi dell'Amministrazione, affrontando anche i costi per garantire la sicurezza pubblica ecc. imposti dai regolamenti e giustamente fatti osservare dall'Ente, mentre così mi sembra non sia stato per i pochi eventi da loro gestiti direttamente. Allora come può una amministrazione comunale arrivata alla terza Estate Canosina e non interrogarsi sul proprio fallimento, sulla incapacità di richiamare l'interesse dei nostri giovani, di invertire la tendenza a cercare fuori dalla nostra Città la risposta ai loro bisogni rischiando durante i loro spostamenti con le auto ed aumentando le preoccupazioni di noi genitori, spendendo soldi altrove. Molte le foto ed i video circolati sul web che hanno testimoniato la desolazione, l'abbandono.

Una amministrazione che non sa programmare si limita solo a gestire l'ordinario non serve. Per fare solo questo non serve la politica, è sufficiente il lavoro di dirigenti e funzionari. Un amministratore pubblico percepisce indennità economiche perchè ha l'onere e l'onore di gestire la cosa pubblica programmando ed assumendo i rischi del proprio operato, affinchè si creino condizioni di sviluppo, si aumenti l'attrattività, l'economia del territorio, affinchè e soprattutto i nostri concittadini possano vivere meglio. Spero che l'estate appena trascorsa sia l'ultima di una serie brutta, che l'amministrazione 5 stelle in carica possa fare tesoro dell'ulteriore esperienza negativa che, se non ci fosse stato il fattivo contributo di tanti volontari e delle associazioni che hanno investito in proprio, sarebbe stato un mortorio totale. Così si porta la Città di Canosa ad una sorta di desertificazione sociale e culturale che spinge i ragazzi ad andare fuori, le attività imprenditoriali a non investire qui ma altrove. Non è questo il modello di città che ci auguravamo, che noi vogliamo.Il Movimento 5 Stelle ha avuto ed ha i numeri per governare. Lo faccia nell'interesse di tutti i Canosini e non nel proprio modo di pensare per me sbagliato se i mantra sono "decrescita felice" e via dicendo.Serve lavoro e sviluppo, crescita sociale e culturale; serve favorirne le condizioni, è questo ciò che bisogna fare nei diversi settori di intervento. Se non si è capaci, almeno non si creino problemi a quelli che hanno voglia di fare. Noi non molliamo nella speranza che si voglia cambiare.
Francesco Ventola- Consigliere Comunale e Regionale