Canosa: ripartono le feste
Gli ambulanti specializzati ringraziano il sindaco Morra
venerdì 2 luglio 2021
22.02
Canosa pronta alla partenza. Dopo l'incontro dei giorni scorsi al comune, dove il sindaco Roberto Morra ha accolto la Delegazione degli Ambulanti guidata da Savino Montaruli, il competente Ufficio Suap, con celerità e abnegazione, ha già predisposto tutto per la ripartenza. Autorizzazioni per l'imminente Festa del Carmine già pronte e benevolo accoglimento della richiesta di corretta applicazione del regime di esonero della tassa occupazione di suolo pubblico ed oneri accessori. Un risultato che ha fatto registrare la nota di ringraziamento da parte degli Ambulanti specializzati in feste e fiere i quali, attraverso l'Associazione di Categoria CasAmbulanti, hanno dichiarato: "siamo felici per questa ripartenza immediata. Riconosciamo lo sforzo degli uffici comunali e la disponibilità del sindaco Morra il quale ha fortemente voluto ridare alla città la straordinaria occasione di tornare a rivivere con le sue manifestazioni tradizionali e storiche. Stiamo continuando a garantire la massima collaborazione perché tutto si svolga in precauzione e siamo certi che sarà una straordinaria occasione per ridare serenità e speranza alla nostra categoria festa da un anno e mezzo. Pronti anche per la Festa Patronale di San Sabino".
Mentre Canosa ride Andria come suo solito piange e mentre giunge qualche segnale distensivo dopo l'incontro del 2 luglio sulla ripartenza, rimane il rammarico perché il Suap continua a richiedere addirittura anche il pagamento dei diritti di segreteria di 50 euro. Dopo un anno e mezzo di fermo di queste attività, senza un seppur minimo segnale di vicinanza e di solidarietà istituzionale, è davvero troppo.
Mentre Canosa ride Andria come suo solito piange e mentre giunge qualche segnale distensivo dopo l'incontro del 2 luglio sulla ripartenza, rimane il rammarico perché il Suap continua a richiedere addirittura anche il pagamento dei diritti di segreteria di 50 euro. Dopo un anno e mezzo di fermo di queste attività, senza un seppur minimo segnale di vicinanza e di solidarietà istituzionale, è davvero troppo.