Mamma
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Storia e dintorni

La mamma: albero, sorgente, mare e mistero.

Nella poesia di Francesco Pastonchi

La Festa della Mamma è una ricorrenza civile celebrata in onore della figura della madre, della maternità e dell'influenza sociale delle madri. In Italia, la Giornata Nazionale della Madre e del Fanciullo fu celebrata il 24 dicembre 1933, nel quadro della politica della famiglia del governo fascista che per l'occasione vennero premiate le madri più prolifiche d'Italia. L'attuale festa della mamma è nata a metà degli anni cinquanta in due distinte occasioni, una legata a motivi di promozione commerciale e l'altra invece a motivi religiosi. La prima risale al 1956, quando Raul Zaccari , senatore e sindaco di Bordighera, in collaborazione con Giacomo Pallanca, presidente dell'Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale della cittadina della riviera ligure promosse l'iniziativa per celebrare la festa della mamma. La seconda risale al 12 maggio 1957 e ne fu ideatore don Otello Migliosi parroco di Tordibetto di Assisi città della Pace e della Fede per eccellenza, L'iniziativa di Don Migliosi fu quella di celebrare la mamma non già nella sua veste sociale o biologica ma nel suo forte valore religioso, cristiano anzitutto ma anche interconfessionale, come terreno di incontro e di dialogo tra loro le varie culture. Quest'anno, per la Festa della Mamma abbiamo ascoltato una poesia dai bambini di Scuola Primaria. L'ho ascoltata da Antonia di 8 anni e la dedichiamo alle nostre mamme. Anche dopo la morte "la buonanima della mamma" ci assiste dal cielo. Nelle radici filologiche dell'Antica Roma "i piccoli chiamano la madre, mamma" come scriviamo nel libro di dialettologia "Sulle vie dei ciottoli" rievocando lo scritto di Terenzio Varrone nel I sec. a. C. : «cum cibum ac potionem buas ac poppas vocent (parvuli), et matrem mammam, patrem tatam» (quando bevi e succhi il cibo e la pappa, i piccoli chiamano la madre, mamma e il padre, papà). E unendo queste due nomi, "mamma e papà", risento la voce di un bambino, Davide, che chiamava suo padre "mapà!", nella sua figura materna. Papa Francesco nel febbraio 2017 ha riportato un pensiero di vita: "Dio ha creato la donna perché tutti noi avessimo una madre".

Che cosa è una mamma
Rititì lo vuoi saper tu
Che cosa è una mamma? Nessuno,
nessuno dei bimbi lo sa.
Un bimbo nasce e …va.
Lo sanno, ma forse, ma tardi
quelli che non l'hanno più.
Rititì che pensi e mi guardi,
Rititì lo vuoi saper tu?
Una mamma è come un albero grande
che tutti i suoi frutti ti dà:
per quanti gliene domandi
sempre uno ne troverà.
Ti da il frutto, il fiore, la foglia,
per te di tutto si spoglia,
anche i rami si taglierà.
Una mamma è come un albero grande
Una mamma è come una sorgente.
Più ne togli acqua e più ne getta.
Nel suo fondo non vedi belletta:
sempre fresca, sempre lucente,
nell'ombra e nel sol è corrente.
Non sgorga che per dissetarti,
se arrivi ride, piange se parti.
Una mamma è come una sorgente.
Una mamma è come il mare.
Non c'è tesori che non nasconda,
continuamente con l'onda
ti culla e ti viene a baciare.
Con la ferita più profonda
non potrai farlo sanguinare,
subito ritorna ad azzurreggiare.
Una mamma è come il mare.
Una mamma è questo mistero:

Tutto comprende tutto perdona,
Tutto soffre, tutto dona,
non coglie fiore per la sua corona.
Puoi passare da lei come straniero,
puoi farle male in tutta la persona.
Ti dirà: «Buon cammino bel cavaliero!»
Una mamma è questo mistero


La poesia di Francesco Pastonchi, si rivolge ad una bambina di nome Rititì, per spiegare con semplici parole la figura della mamma. Francesco Pastonchi (Riva Ligure 1874- Torino 1953), poeta e critico letterario, fu allievo di Arturo Graf all'Università di Torino dove insegnò dal 1935, scrisse un quadretto da dedicare alla Festa della Mamma. E la poesia alla mamma non è fatta solo per i bambini di Scuola Primaria, ma per ogni livello di Scuola fino all'Università e alla Terza Età. Auguri, mamma! E auguri anche ai "mapà!"
Maestro Peppino Di Nunno


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