Una vergogna come è stata “gestita” l’emergenza neve.

Non lo dico io o non lo dico solo io: è una vergogna come è stata "gestita", per modo di dire, l'emergenza neve a Canosa. Dico emergenza perché certamente si è trattato di un evento inusuale per Canosa. Proprio per questo però, serviva un impegno immediato, se non preventivato, capace di fronteggiare quanto purtroppo è accaduto. Che fosse necessario ancora di più per l'imminenza delle festività di fine d'anno è inutile sottolinearlo. Tra rabbia e rassegnazione, l'unico dato sicuro è l'ennesimo fallimento, l'ennesima dimostrazione della inadeguatezza dell'attuale amministrazione La Salvia: in passato per molto meno si è restati svegli o ci si è mossi prima dell'alba ad esempio per prevenire o ridurre i disagi ai concittadini per il rischio di una spruzzata di neve o di conseguenti gelate notturne.

In questi giorni da più fronti è stata criticata la destinazione di somme importanti – circa 10 mila euro - per l'intrattenimento in piazza. Fa sorridere il pensare alle critiche che La Salvia e sodali hanno espresso sugli eventi che la precedente amministrazione ha realizzato per creare momenti di svago, attrattività ed occasioni produttive e commerciali. Allora si "sprecava"; oggi casomai si "investe" come hanno già dimostrato organizzando lo spettacolo burlesque. Ma questa è la legge del contrappasso o del chi la fa l'aspetti. Il problema è semmai un altro: mentre si dedicava tanta attenzione con comunicati stampa a più voci e conferenze stampa sul discusso arrivo di un familiare di Ligabue e del rinvio del suo concerto, non ci si preoccupava più di tanto o adeguatamente del maltempo incombente. A parte le enormi contraddizioni, bisogna essere ciechi e sordi per non rendersi conto dei danni fatti alla città, dei disagi creati con la loro incapacità di intervento. Dei problemi per la circolazione, per le urgenze, per gli acquisti, per recarsi da parenti ed amici con difficoltà di ogni sorta fino ai problemi accresciuti per la mancata raccolta dei rifiuti.

Le parole sono chiacchiere al vento quando non seguite da fatti concreti. Le parole sono nel loro programma elettorale, nei comunicati stampa ridondanti, negli interventi pubblici e nelle battute da bar. I fatti sono un'altra cosa, così come lo è un capace e consapevole amministratore a gestire i problemi: gli interventi attuati tanto tardivamente sono diventanti perfino un inutile dispendio di risorse pubbliche; oltre al danno la beffa.

Se non si avverte l'importanza e l'urgenza di fronte a questi eventi, non volendo cedere alla rassegnazione, che speranza rimane a una città che fino a qualche anno fa era abituata ad essere traino ed esempio ? I commenti sul web e per strada non si sono fatti attendere. Incapaci anche di accettare le critiche della gente, qualcuno della maggioranza di sinistra ha addirittura minacciato querele. Sarebbe l'ennesima ridicola verità tra le tante altre.

Saverio Di Nunno, capogruppo e consigliere comunale "Canosa nel Cuore"