Castello Canosa
Castello Canosa
Vita di città

Recupero del Centro Storico

Il consigliere Ventola:"Rimettiamoci al lavoro"

L'attenzione rivolta al recupero e valorizzazione del centro storico di Canosa di Puglia(BT) dal Politecnico di Bari, corso di Architettura, per il tramite del professor Matteo Ieva (canosino doc, docente di Progettazione Architettonica e Urbana) e dei suoi colleghi professori Rossi, Diaferio e Rignase unitamente ad un gruppo di giovani laureandi, mi offre la possibilità di esplicitare il mio pensiero a riguardo. Prima di tutto il ringraziamento nei confronti di taluni professori e studenti per l'ottimo lavoro svolto: era l'estate scorsa quando in uno dei tanti incontri con il professor Ieva si condivideva l'idea che ci fosse uno studio scientifico, complesso ma unitario di come poter recuperare e valorizzare il centro storico della nostra amata Canosa. L'amico Matteo non esitò un secondo nel preannunciare che la sua facoltà avrebbe sostenuto un "laboratorio di ricerca e studio" sul tema. Così è stato: grazie! Negli anni in cui sono stato Sindaco (dal 2002 al 2012) quella zona "strategica" della città è stata sempre al centro della mia azione politica ed amministrativa: dopo due anni di impegno e di studio condotti con entusiasmo e tantissima partecipazione di cittadini, attraverso numerosissimi incontri tematici, nel 2004 approvammo un progetto complesso denominato "Contratto di quartiere II". Lo stesso prevedeva il recupero di immobili pubblici (ad esempio palazzo carmelitani, ex ospedale civile, per adibirlo a centro formativo interculturale), una nuova illuminazione pubblica-artistica, il completamento della rete idrico-fognaria, il rifacimento del basolato in diverse vie, l'esproprio di unità abitative fatiscenti per ristrutturarle ed adibirle a nuovi alloggi per giovani coppie ed anziani (ben 20), l'esproprio di unità immobiliari fatiscenti per ristrutturarle ed adibirle ad albergo diffuso, il miglioramento della mobilità attraverso l'istituzione di una nuova linea di trasposto pubblico locale con bus a basso impatto ambientale, detassazione di tributi e tasse locali, incentivi e contributi a coloro che ristrutturavano le proprie abitazioni e, soprattutto, un percorso sociale formativo-educativo rivolto ai nuovi residenti stranieri in continuo aumento e, tanto altro ancora! Attività e lavori che sono stati fatti ma, purtroppo, dal 2012 in poi, altre scelte politiche, hanno visto l'abbandono di questo progetto complesso proprio nel momento più difficile, quando bisognava occuparsi dell'aspetto di inclusione sociale e di ripopolamento della zona al fine di evitare che diventasse una zona "ghetto", pericolosa, insicura ed …. abbandonata di fatto!

Il contributo di ricerca scientifica che ora ci offre il Politecnico di Bari "deve" obbligarci come amministratori e cittadini a riprendere un cammino bruscamente interrotto: a) completare, attraverso l'aggiornamento ed il miglioramento, il "Contratto di quartiere II"; b) revisionare ed aggiornare il Piano di Recupero così come previsto dal Piano Urbanistico Generale (PUG) in vigore; c) utilizzare gli strumenti legislativi della riqualificazione e rigenerazione urbana per valorizzare a fini sia pubblici che privati alcune aree del Centro Storico; d) promuovere e sostenere progetti integrati di inclusione sociale. Si può fare. Si deve fare! E' la proposta politica che il candidato Sindaco Sabino Silvestri con la coalizione di centro-destra, aveva sottoposto alla valutazione dei cittadini, partiva proprio da queste cose da fare, frutto di un lavoro di ascolto e di partecipazione attiva effettuato nei 6 mesi antecedenti le elezioni comunali. Si voleva concentrare la massima attenzione possibile al recupero e valorizzazione del Centro storico canosino, istituendo un ufficio pubblico dedicato (composto da tecnici, amministrativi, vigili urbani, assistenti sociali ed aperto al contributo di professionalità private), promuovere e sostenere la costituzione di una Società di Trasformazione Urbana (STU) a capitale pubblico (maggioranza) e privato, quale strumento operativo per conseguire gli obiettivi definiti dalla pubblica amministrazione.

Recuperare e valorizzare questa zona di Canosa è fondamentale. Non possiamo non occuparcene. Abbiamo il dovere di farlo, anche se ci vorranno alcuni anni per poter godere appieno del Centro storico. Dobbiamo renderlo nuovamente vivibile prima di tutto per i residenti canosini e quindi anche per i potenziali turisti che visiteranno la nostra città. Creare le condizioni affinché ci sia l'interesse anche da parte di coloro che vorranno insediare attività imprenditoriali: commerciali, artigianali, servizi in genere. Non so quanti cittadini abbiano compreso le nostre intenzioni, quanti ne fossero a conoscenza, quanti abbiano approfondito il tema così come da noi proposto. Forse, molto più semplice, avremmo dovuto impegnarci di più nell'informare i nostri concittadini. Tant'è che le cose sono andate come sono andate e dobbiamo prenderne atto. In merito alla riflessione sulla realizzazione del museo, condivido e sottoscrivo l'ipotesi di studio avanzata dal professor Ieva e dai suoi colleghi, proprio per la visione d'insieme ed oserei dire strategica che si ha di questa parte della città di Canosa, in linea con i principi ispiratori del PUG. Ancora grazie al professor Ieva, ai suoi colleghi ed agli studenti. Da cittadino impegnato in politica, spero che si riprenda il cammino che si era intrapreso e ci si ri-metta subito al lavoro perché di tempo se ne è perso troppo.
Francesco Ventola, Consigliere del Comune di Canosa e della Regione Puglia
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