Padre Antonio Maria Losito
Padre Antonio Maria Losito
Religioni

Padre Antonio Maria Losito, è Venerabile!

Riconosciute le virtù eroiche

Dal popolo fu chiamato "il Padre Santo"; fu un sacerdote rimasto nell'ombra, ma che seppe essere guida spirituale di grandi figure della Chiesa del suo tempo.Antonio Losito nacque a Canosa di Puglia il 16 dicembre 1838, da Antonio Losito e Celeste Ricco e battezzato lo stesso giorno. Fu educato ad una solida pietà e a 17 anni, il 24 novembre 1855, per seguire meglio il Signore, entrò a Ciorani (Salerno) nel noviziato dei Redentoristi, dove emise i voti religiosi il 24 ottobre dell'anno dopo. La Congregazione del SS. Redentore (Redentoristi), fu fondata nel 1732 da s. Alfonso Maria de' Liguori , compatrono di Canosa di Puglia. Il chierico Antonio Maria Losito compì gli studi teologici a Materdomini (Avellino), Casa redentorista adiacente al celebre Santuario di S. Gerardo Maiella (1726-1755), giovane professo redentorista morto a Materdomini, beatificato nel 1892, canonizzato nel 1904 e venerato anche a Canosa presso la Chiesa della Passione, Rettoria della Cattedrale di San Sabino. Antonio Maria Losito fu ordinato sacerdote il 5 aprile 1862, ma mentre si preparava all'apostolato più diffuso, nel 1867 fu costretto a tornare a Canosa (Bari), per la soppressione governativa degli Istituti religiosi; esplicò il suo ministero per venti anni nell'ambito della sua Diocesi pugliese; solo nel 1887 poté rientrare nella ricostituita Congregazione del Redentore. Nel 1883 fu il committente dell'icona bizantina della B. V. del Perpetuo Soccorso, pervenuta dalla basilica alfonsiana dei Redetoristi di Roma, giunta nella Chiesa della Passione di Canosa e riscoperta nella sua storia e identità solo nel 2014 dai restauri effettuati dalla Cattedrale di San Sabino con mons. Felice Bacco e lo studioso Giuseppe Di Nunno.

A Padre Losito destinato alla Casa di Pagani (Salerno), fu affidata la direzione spirituale dei chierici studenti che si preparavano al sacerdozio; nel 1907 fu nominato rettore di quella comunità e infine nel 1909 divenne Superiore Provinciale dei redentoristi napoletani. Padre Antonio Maria Losito, fu sempre cagionevole di salute e colpito dopo il 1890 da paralisi agitante, il suo motto fu "amare e patire"; la sua sofferenza e l'amore per le anime, lo spinsero a dedicarsi alla direzione spirituale di quanti affollavano il suo confessionale o chiedevano il suo consiglio, specie chierici, studenti, religiosi, sacerdoti, desiderosi di perfezione. Padre Antonio Maria Losito, godeva di grande prestigio presso Papa S. Pio X e comunicò con il Pontefice per far erigere il tempietto al Sacro Cuore di Gesù in riferimento al prodigio della statua nel 1912 nella Cattedrale S. Sabino, dove lasciò molte opere, come il Ciborio dell'altare maggiore, l'Organo a canne e le corone auree dell'icona della Madonnna della Fonte, Patrona di Canosa, cui era molto devoto. Il popolo lo ricorda nella Missioni dei Padri Liguorini del 1907 a Canosa e per il suo umano e spirituale contatto con la gente del suo paese. Morì nella Casa di Pagani il 18 luglio 1917 e lì fu tumulato; nell'aprile del 1983 i suoi resti mortali sono stati a Canosa di Puglia e tumulati nella Cattedrale di S. Sabino, nella Cappella dedicata a Sant'Alfonso, in una continuità di santità.

Il 30 settembre 2015, sua Santità Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Antonio Losito, religioso missionario della Congregazione del SS.Redentore. Un passo ufficiale che assegna al religioso redentorista la qualifica di "Venerabile" prima condizione formale sul cammino della beatitudine. Il Vice postulatore don Mario Porro, che ha costituito un Museo a Lui intitolato presso la Chiesa di Gesù, Giuseppe e Maria, a Canosa di Puglia(BT) invita la comunità alla preghiera per la sua santità nel Signore Gesù.
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