Platone
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Storia

Le idee non sono chiare per niente

Lettera a Platone, filosofo greco antico

Carissimo Platone,
ti disturbo perché sei stato il primo a parlare di idee, anche se, probabilmente, il mondo delle idee è solo una tua idea. Quando hai parlato di idea hai voluto significare uno sguardo alto, contemplativo, elevato. Per te la politica doveva essere fatta da chi aveva le idee ben chiare, dai filosofi, capaci di leggere con ragione la realtà, orientando la società al bene comune. Hai invitato gli uomini ad innalzare lo sguardo ed hai insegnato a coltivare la vita, non seguendo i bassi istinti dell'anima, nella figura del cavallo nero, ma coltivando i più alti desideri, elevando lo spirito alla bellezza. So che hai imparato molto dal tuo maestro Socrate, ma hai poi messo tanto del tuo talento, diventando un pilastro per tutta la cultura occidentale in fatto di conoscenza. Avevi ragione quando parlavi di uomini che preferiscono restare nella caverna della propria ignoranza, confondendo le ombre alla realtà.
Carissimo Platone,

spesso, ancora oggi, preferiamo vivere di ombre, siamo più tranquilli quando cerchiamo la soddisfazione bassa alla elevata bellezza, per poi trovarci vuoti e lamentarci. Per te, il più ricco non doveva superare più di venti volte il più povero, pena essere ingiusti.
Carissimo Platone,
magari non esiste il mondo delle idee, ma qui le idee non sono chiare per niente e spesso a governare non è la ragione ma l'istinto, non la giustizia ma l'ingordigia. Che non ci facesse bene rileggere qualche tua pagina antica ormai di 2400 anni? Che non sia questa una buona idea?
Salvatore Sciannamea
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