Ernesto La Salvia
Ernesto La Salvia
Politica

Le ambiguità del sindaco richiedono un passo indietro.

Il sindaco La Salvia replica all’articolo

Il sindaco di Canosa di Puglia(BT), Ernesto La Salvia, replica all'articolo "Le ambiguità del sindaco richiedono un passo indietro" pubblicato il 25 giugno, dal quotidiano "La Gazzetta del Mezzogiorno". "Ancora una volta – dichiara il primo cittadino - l'intrepida consigliera torna all'attacco con un fioretto spuntato ed indossando nuovi colori politici. Costante resta la superficiale argomentazione e il pretestuoso atteggiamento di chi facendo finta di non capire vuole distrarre l'attenzione dei cittadini dai fatti concreti. Come avrebbe detto un noto magistrato, che c'azzecca la gestione regionale dei rifiuti e la citazione della situazione campana, con quello che sta capitando in questa provincia? Non permetto a nessuno di dire bugie relativamente alla presunta mia assenza agli incontri dell'Ato, così come confermato dai verbali e dalle firme di presenza. Ma tanto "parlare per parlare" è lo sport preferito dalla signora Mariangela Petroni. Decida lei chi è il trasformista considerando che, atti alla mano, si sta gestendo questa vicenda nella più assoluta trasparenza ed adeguatezza alla gravità. Ci fa specie che Petroni si ricordi della Regione Campania assieme alla concomitante inadeguatezza della Regione Puglia (tra l'altro, l'inadeguatezza di quest'ultima è condivisa); e non ricordi, invece, per rimanere nel locale, l'opacità dei rapporti dell'Amministrazione Ventola con i gestori delle locali discariche e la costante assenza di volontà di quest'ultima nell'indirizzare gli atti verso un potenziale ridimensionamento delle stesse".

"All'approvazione da parte del Consiglio comunale del "Parco naturale a contrada Tufarelle" manca proprio il voto del consigliere Ventola: lo ricordi l'intrepida consigliera! ed eviteremo di parlare di transazioni. Ed è grave che chi rappresenta la collettività, è più capace a "fare minestroni" che a dire come stanno veramente le cose: confonde, infatti, la Campania, La Salvia, Renzi, la Regione Puglia in un unico calderone inconsistente e sciatto. E si pone attorno allo stesso calderone a rimestare presunte verità che possano produrre per lei, la ricetta per riconquistare il perduto successo politico. Continui, come sempre ha fatto, a conferire correttamente la sua differenziata, nonostante chi l'ha preceduta, per molti anni, abbia condiviso le responsabilità (sulle discariche le competenze sono provinciale e regionali!) ma non ha prodotto miglioramento alcuno. Questa Amministrazione, al contrario, contribuirà ad impedire che si arrivi ad avere le buste per strada, come nella da lei citata Campania di qualche anno fa.Vista la grossolanità dell'analisi effettuata e la cessata corrispondenza tra il suo elettorato e la scelta effettuata nell'ultima competizione elettorale (non è più appartenente a Forza Italia ma alla lista di Fitto); vista l'inadeguatezza della classe politica di cui dice di essere parte e che sostiene e che, ad oggi, ha ancora funzioni apicali nella gestione provinciale dei rifiuti (pur dicendo di dissentirne dalle scelte), chiediamo alla consigliera Petroni: perché non pensa proprio lei a dimettersi, piuttosto che ipocritamente continuare a sedere, seppur con infruttuose frequentazioni, gli scranni consiliari?", ha concluso il sindaco La Salvia.
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