Chiancone Romolo
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Vita di città

La Canosa migliore: “Dove vogliamo arrivare?”

La replica a Valentino

Ho letto con attenzione la replica di Nunzio Valentino, apprezzabilissima perché concorre a tenere aperto il possibile, auspicabile, direi anche improcrastinabile dibattito sul futuro di Canosa. Questa lettura mi ha suggerito alcune considerazioni. Prima, però, devo meglio precisare il concetto che è alla base del mio precedente intervento. E mi spiego: quando parlavo di strategia e di progetto strategico ho forse omesso di dire che non intendevo riferirmi a un qualsiasi progetto specifico e già definito. Mi riferivo, invece, ad un articolato disegno per ipotizzare la Canosa che vorremmo lasciare ai nostri eredi, presenti e futuri. Da ciò derivava la domanda: "Dove vogliamo arrivare?" che prelude all'idea di un piano articolato e (per quanto possibile) onnicomprensivo e interdisciplinare alla cui formulazione dovrebbero concorrere tutte le persone di buona volontà, ma necessariamente dotate di competenze specifiche settore per settore. Ciò detto, ecco le mie annunciate considerazioni, dopo aver ricordato la mia "raccomandazione" ad aprire un dialogo ed evitare ogni sterile polemica. Perché mi sembra invece di cogliere, già nella replica di Nunzio Valentino ("zinnannero e zinnanna"), qualche non proprio velato accenno polemico; potrò forse sbagliarmi, e in tal caso me ne scuso. Però, in una fase ancora pre-interlocutoria (quale, mi pare, sia quella appena iniziata) trovo poco costruttivo, anzi fuori luogo, il bisogno di sottolineare ogni eventuale divergenza su convinzioni che, legittimamente, ciascun interlocutore coltiva e desidera mettere in gioco. Resto convinto, invece, della necessità che sul tappeto di quell'ipotetico tavolo (che intanto può continuare a essere virtuale grazie a internet e Canosaweb!) comincino a comparire proposte concrete (piccole, grandi e grandissime) che possano costituire le tessere del mosaico complesso e lungimirante per la cui realizzazione saranno scelte soltanto quelle compatibili fra loro e funzionali all'obiettivo strategico finale, che verrà individuato come organica sommatoria delle singole proposte. Spero, così, di essere stato più chiaro.

Cambiamo argomento: mi piacerebbe capire bene quello che intende Nunzio Valentino quando dice: "chi non ha mestiere politico, ed io non ho tale attitudine, deve ponderare seriamente scelte di 'discesa in campo' a sessantacinque anni". L'espressione potrebbe significare tanto la sua assoluta indisponibilità, quanto la sua prudente perplessità a farsi coinvolgere attivamente nell'amministrazione della cosa pubblica canosina. Per quanto mi riguarda (ma è poco più che una civetteria), lascerei perdere espressioni come "discese in campo" che ormai hanno fatto il loro tempo. Entrambe le ventilate opzioni, comunque, sono rispettabilissime. Ma mi piacerebbe capire. Per concludere, e ancora una volta senza la minima ombra di polemica, ma solo per amore di precisione, devo sottolineare che, quando ho fatto riferimento alla Chiesa, mi sono premurato di parlarne come istituzione, che come tale è e deve rimanere estranea al dibattito politico. E bene ha fatto Nunzio Valentino a precisare che Papa Francesco: "invita... i cattolici ad impegnarsi nella vita politica". Appunto: i cattolici, non la Chiesa.
Romolo Chiancone

P.S. :Stavo già inoltrando queste mie note alla redazione di canosaweb.it quando, con una telefonata a sorpresa (non ci conosciamo), Nunzio Valentino mi ha annunciato che sta già lavorando per cercare di far diventare una cosa concreta quel tavolo intorno al quale riunire chi davvero desidera ragionare sul futuro di Canosa. Bene!
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