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Politica

E' tempo di cambiare...

Anche il Museo per Canosa

Da tanti anni Canosa ritiene indispensabile realizzare un grande museo archeologico. Oggi anche grazie all'azione della Fondazione Archeologica, di associazioni culturali, di imprenditori illuminati e studiosi, sta emergendo la necessità che questo museo abbia contenuti innovativi e costituisca parte essenziale di un processo di rigenerazione urbana e di sviluppo. Dev'essere chiaro che il Museo per come lo concepiamo noi non è assolutamente in antitesi con lo studio e la salvaguardia dei contesti di rinvenimento adeguatamente curati ed arricchiti con parchi attrezzati per arricchire lo spazio urbano con le antiche testimonianze. Quello che pensiamo, confortati dall'autorevole parere del canosino Antonio Giammarusti, museografo di fama di internazionale, espresso nel corso di un incontro a Roma propiziato dall'Ing. Nunzio Valentino e dal Generale Paquale Lavacca (autore tra l'altro degli allestimenti del museo di Paestum e di Beirut) non sarà un ripetitivo contenitore di suppellettili ma un museo macchina della cultura, un luogo sempre aperto, organizzato non solo per esporre testimonianze della città e del territorio dell'Ofanto , ma anche per comunicarle a fini di studio e sopratutto "per educazione e diletto, del pubblico" oltre che degli studiosi. Un luogo in cui la città ritrovi se stessa ed in cui tutte le arti abbiano piena rappresentanza, con laboratori artigianali, scuola di restauro, spazi per ospitare studiosi ed artisti. La consapevolezza di questa nuova e sempre più diffusa sensibilità, finalmente liberata da sterili contrapposizioni faziose e da condizionamenti politici, deve dare alle istituzioni la necessaria spinta propulsiva finalmente in un'unica e condivisa direzione. Oggi occorre innanzitutto porsi il problema della gestione, che deve vedere insieme istituzioni pubbliche e private, verificare la fattibilità economica e gestionale dell'intervento ed intercettare quei finanziamenti che abbiamo sistematicamente perduto per ritardi, inadeguatezza dei soggetti coinvolti, superficialità e scarsa professionalità. Occorrono per questo figure professionali con profili altamente specializzati, esperienza ed aggiornamento continuo sulle fonti di finanziamento, personale dedicato in grado di supportare il Comune di Canosa nell'impostare un metodo di pianificazione; figure in grado di dettare tempi e fungere da connettore tra amministratori (una apposita Commissione Consigliare Permanente) ed Uffici coinvolti nei programmi, dalla progettazione alla rendicontazione delle spese.Si porrà fine così ad un passato caratterizzato da una scarsa partecipazione ai bandi per mancanza di tempo e di pianificazione ovvero alla presentazione di progetti non coerenti con gli obiettivi prefissati. Come autorevolmente affermato dal Prof. Giulio Volpe: "Nessun reale cambiamento sarà mai possibile senza un'adeguata riflessione culturale e senza il confronto libero. Sono necessari una forte carica innovativa, il coraggio del cambiamento, la costruzione collettiva di un progetto che guardi al futuro e ai giovani".
Enzo Princigalli - Candidato Sindaco
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