Paolo Gentiloni
Paolo Gentiloni
Eventi e cultura

Costruttori di una società unita intorno ai valori

L'invito dal Meeting per l'amicizia tra i popoli

"Quello che tu erediti dai tuoi padri, riguadagnatelo, per possederlo" come dice Goethe, è il tema del Meeting per l'amicizia tra i popoli 2017, inaugurato ieri a Rimini, un invito a riappropriarci delle nostre origini dal di dentro di una storia personale. Per troppo tempo si è pensato che l'eredità dei nostri padri sarebbe rimasta con noi come un tesoro che bastava custodire per mantenere accesa la fiamma. Non è stato così: quel fuoco che ardeva nel petto di coloro che ci hanno preceduto si è via via affievolito. Uno dei limiti delle società attuali è di aver poca memoria, di liquidare come un fardello inutile e pesante ciò che ci ha preceduto. Ma questo ha delle conseguenze gravi. Pensiamo all'educazione: come possiamo sperare di far crescere le nuove generazioni senza memoria? E come pensare di edificare il futuro senza prendere posizione riguardo alla storia che ha generato il nostro presente? Queste sollecitazioni sono rivolte anche ai giovani della nostra città che hanno bisogno di ereditare un patrimonio di cultura e valori per paragonarsi con essi. Per tale motivo, il Presidente del consiglio Gentiloni invita gli italiani anche ad essere costruttori di una società unita intorno ai valori che hanno fatto grande l'Italia. Inoltre, ha delineato le misure per il lavoro ai giovani, convenienti per le imprese, nella prossima legge di bilancio ed ha lanciato un appello agli italiani a sentirsi uniti attorno alla capacità di garantire la sicurezza da parte dello Stato. Questi i temi centrali dell'intervento tenuto, nell'Auditorium Intesa Sanpaolo B3 al Meeting per l'amicizia fra i popoli inaugurato ieri a Rimini, dal premier Paolo Gentiloni. «Nella legge di bilancio – ha dichiarato – ci concentreremo sul lavoro per i giovani con incentivi permanenti, che consolideranno i risultati del Jobs Act e sosterranno le politiche attive». È poi tornato sul tema del terrorismo dopo i fatti di Barcellona: «Daesh ha perso sul piano del controllo del territorio, ma continua ad essere una minaccia forte, che riguarda tutti. Non credo alla propaganda dei siti islamisti, ma nessuno può sentirsi al riparo. Barcellona ha dato un segnale di grande forza umana a tutta l'Europa, ma chiedo agli italiani di apprezzare il lavoro della nostra intelligence e di sentirsi uniti attorno alle forze che lavorano per la sicurezza. Non ci costringeranno», ha aggiunto, «a rinunciare alla nostra libertà».. Infine, le misure concrete, esposte da Gentiloni, per aiutare i giovani che soffrono, nell'attuale momento di crisi del mercato del lavoro, visibile anche nella nostra città, sono state una prima risposta positiva alla necessità, sottolineata, dal prof. Giorgio Vittadini nel suo intervento introduttivo che la politica riconosca e premi le " diversità " positive e dismetta i finanziamenti a pioggia che non servono a niente.
Prof. Leonardo Di Nunno
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