SP 231 (ex SS 98)
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La bretella di Andria, grande ed utile opera pubblica viaria di collegamento

La disamina delle Libere Associazioni Civiche Andriesi

"Questo consiglio comunale di Andria non ci rappresenta, evitare ulteriori danni all'Impresa e realizzare subito la grande opera pubblica al servizio del territorio, con o senza nuovo ospedale". Vanno giù duro, come sempre, dalle Libere Associazioni Civiche Andriesi, alcune delle quali anche iscritte all'Albo comunale delle Associazioni e rielette nelle Consulte quindi in possesso delle prerogative di legge. Cittadini, dunque, che prendono apertamente le distanze da un consiglio comunale che – affermano tramite l'Ufficio di presidenza di "Io Ci Sono!", l'Associazione di Impegno Civico guidata dall'attivista sociale Savino Montaruli, non ci rappresenta e soprattutto non rappresenta affatto la volontà popolare mortificata ed esautorata sempre e continuamente dei propri Diritti di Partecipazione Attiva. Un grande pasticcio, dunque, che già in consiglio comunale vide prendere le distanze da parte di chi, evidentemente, aveva visto esattamente come le Libere Associazioni quindi si è sottratto anche ad eventuali azioni di responsabilità dei pubblici amministratori.

Di fronte all'eventualità che il comune di Andria, nonostante la nomina del Commissario ad Acta e nonostante abbia continuato a soccombere pesantemente, vanificando anche il supporto esterno e le stampelle degli allineati, possa continuare a persistere nella sua inevitabile vacua azione in giudizio le Libere Associazioni Civiche Andriesi evidenziano altri elementi di non poco conto come, ad esempio, il fatto che i Comuni vicini e della stessa provincia di Barletta Andria Trani, quindi Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola si siano apertamente ed ufficialmente schierati a favore della grande ed utile opera pubblica viaria di collegamento di quei territori isolati ed emarginati. In merito alla posizione della Provincia, il buon presidente, avvocato accorto ed esperto, ha pensato bene di tirarsi fuori vista la sua precedente posizione a tal riguardo. Un comune, quello di Andria, che dunque resta con il cerino in mano, disorientato e soccombente; isolato e con la spada di Damocle che incombe sulla testa dei consiglieri comunali che hanno approvato provvedimenti ora annullati dai Giudici che hanno messo tutto nelle mani del Prefetto quindi del Commissario ad Acta che deve fare ciò che il comune non ha voluto fare, pagandone ancora le conseguenze.

"Al di la della realizzazione del nuovo Ospedale, che non ci sarà mai - concludono dalle Libere Associazioni - e che non sarà neppure altro strumento da campagna elettorale, resta il fatto che Andria resta appesa alla bretella; che la grande opera pubblica sarà realizzata; che le città di Minervino, Canosa di Puglia e Spinazzola godono mentre la città federiciana continua a piangere lacrime amare ma tanto chi dovrebbe governare questa Comunità non fa altro che essere in ogni dove a raccontare una realtà che non esiste se non nelle fantasie di qualche ambizioso ed ineffabile arrivista di vecchio stampo."
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